TACENO – Lavori di sistemazione da parte dei nuovi gestori al campeggio delle ‘Rocce rosse’ di Taceno e – senza alcun riscontro preciso, come spesso capita – ecco la “psicosi da arrivo dei migranti”. Certo, la cosa impressiona se al nostro giornale giungono ripetute richieste e segnalazioni, all’insegna della preoccupazione:
“È vero che al campeggio Rocce rosse di Taceno è in atto una sistemazione degli alloggi per accogliere i migranti venuti da Siria ecc? Credo abbia 200 posti letto e perciò credo 200 migranti“; “Voci di popolo dicono che alle Rocce Rosse a Taceno arrivano gli immigrati“. E così via.
In attesa di conferme dirette dai titolari del camping, abbiamo sentito il sindaco di Taceno Marisa Fondra. A sua volta pre-allarmata: “Pur non avendo elementi precisi in materia, non nascondo che pure io sono preoccupata, anche perché c’è l’emergenza del Bione con centinaia di richiedenti asilo che devono trovare una sistemazione altrove. E poi va detto che il protocollo d’intesa che prevedeva un tasso del 3 per mille (tre migranti accolti ogni mille abitanti nel singolo Comune aderente al protocollo, ndr) stenta ad essere applicato. Nel nostro caso ad esempio ce ne spetterebbero due in tutto, a suo tempo dovevano arrivare sei pakistani che poi non sono effettivamente arrivati. Comunque, all’insegna del “prevenire è meglio che curare”, metto le mani avanti e ne parleremo proprio stasera in un incontro tra i sindaci dell’Alta Valle. Io mi auguro che tutti dicano sì allo SPRAR, ma soprattutto che qualcuno dei richiedenti asilo venga destinato pure al meratese… Non è possibile che lì non ci vada nessuno mentre in provincia sono tutti assegnati a Lecco e alla Valsassina”.