Tutti sanno che Pentecoste è la festa dello Spirito Santo. Ma quando si tratta di parlare dello Spirito Santo, non si sa mai come fare: è come parlare di qualcosa o di qualcuno che in realtà non è possibile dire con parole umane.
Ma allora viene da chiedersi: che interesse ha parlare di Spirito Santo? Come centra con la nostra vita concreta di tutti i giorni? Non basta Gesù Cristo?
Eppure, Gesù Cristo da solo non basta. Senza lo Spirito Santo il cristianesimo non sarebbe mai nato. Senza lo Spirito Santo non si può essere cristiani. Lo Spirito Santo è una presenza, per quanto misteriosa, attiva e continua che mantiene sempre viva lungo i secoli la parola di Gesù e collega la nostra vita di oggi con la sua vita – morte – risurrezione di allora e ci pone fin d’ora in rapporto intimo e profondo con Dio.
In questo senso Gesù parla dello Spirito Santo come del Consolatore, che rimane con noi per sempre. In realtà vuol dire che lo Spirito Santo è quello che ci fa capire la verità del Vangelo; lo Spirito Santo è quello che ci libera della paura sia di fronte alla vita che di fronte alla morte.
Certo, si può essere buoni cristiani anche senza fare discorsi più o meno difficili sullo Spirito Santo. Ma non si può assolutamente essere cristiani senza lo Spirito Santo!
Don Graziano vicario parrocchiale
Solennità di Pentecoste
Domenica 4 giugno 2017