PREMANA – Entra nel vivo la campagna elettorale premanese, ormai a pochi giorni dal voto (urne aperte domenica 11 giugno).
Riceviamo al proposito una presa di posizione del gruppo “Di nuovo Premana“, che candida a sindaco Pietro Caverio. Parole dure nei confronti della lista avversaria, “Progetto Premana”, accusata di “scarsa memoria” sul tema delle centrali idroelettriche.
Di seguito la dichiarazione, corredata di una spiegazione collegata agli usi civici:
Possiamo capire la difficoltà del gruppo Premana Centro destra e della candidata Sindaco, Sig.ra Elide Codega, in piena campagna elettorale fra stress ed impegni pubblici si può fare confusione e la memoria giocare qualche scherzetto.
Sì perché nell’articolo apparso qualche giorno fa sul giornale di Lecco, la stessa Codega dichiara che per le centrali idroelettriche la giunta Bertoldini si era trovata a gestire una situazione esistente, accordandosi con il privato e motivando la scelta con il fatto che il Comune non avrebbe potuto fare una propria centrale.
Considerazione perlomeno curiosa e dettata sicuramente dallo stress visto che Codega si è dimenticata di dire che proprio nel 2013, la stessa amministrazione Bertoldini ha presentato ben due domande di derivazione idroelettrica, a nome del Comune di Premana, denominate “Fontanoon dol Dent” e “CIAREI” in data 06/11/2013. Memoria corta? Incoerenza? Allora il comune le centrali poteva o non poteva farle?
Probabilmente sì visto che la scorsa settimana recandoci a colloquio con il funzionario della provincia, abbiamo saputo che la domanda di derivazione sul Fontanoon dol Dent è in essere ed in capo al comune che, entro breve tempo dovrà procedere con l’istruttoria per la realizzazione dell’opera o lasciare libero il campo alle iniziative dei privati. Le carte della Provincia parlano chiaro ed il resto sono chiacchiere!
Non entriamo poi nel merito di come un’amministrazione in carica si permetta di prendere delle decisioni di questo tipo, come quella di appropiarsi dei terreni Gravati da USO CIVICO per poi svendere “CON EVIDENTI VIZI DI FORMA”, togliendo quindi al Comune ogni possibilità di giocare la partita direttamente e senza interpellare la propria gente, senza preoccuparsi degli alpigiani che da sempre hanno le valli e le montagna nel cuore.
Ecco cosa dice la Regione Lombardia in merito: