Il giorno della venuta definitiva di Gesù, nel vangelo di questa domenica, è paragonato a un diluvio che purifica il mondo dal male o a una pioggia di fuoco che brucia l’iniquità come nel giorno di Sodoma e Gomorra. La sorpresa sarà l’elemento caratteristico di questa irruzione.
Bisognerà essere già pronti, non ci sarà tempo per ritornare indietro a sistemare il passato. Chi avrà già donato la sua vita agli altri nell’amore, non avrà perso ma avrà salvato sé stesso. Il giudizio di Dio passerà come una spada in mezzo alle relazioni umane, matrimoniali, e di lavoro. Gli apostoli, ancora legati agli schemi apocalittici, desiderosi di un pronostico sulla fine, ricevono da Gesù una risposta enigmatica attraverso un proverbio: come i cadaveri non sfuggono agli avvoltoi così i perversi non sfuggiranno al Figlio dell’uomo e al suo giudizio.
E allora, nell’altezza che il Signore venga, dobbiamo essere vigilanti, pronti a consegnare la nostra vita nelle sue mani.
L’ora di Gesù si avvicina anche per noi!
Don Graziano
vicario parrocchiale
Domenica 2 luglio 2017
Rito Ambrosiano – Ciclo “A”
Quarta domenica dopo Pentecoste
Lc, 17 – 33