Gesù nel vangelo di questa domenica, mette in chiaro il primato del Regno di Dio. Perciò parla di sforzo, urgenza, distacco e rottura con tutto, compresi i legami familiari, se fossero un ostacolo. Seguire Gesù vuol dire accettare la sua Persona come guida di vita, è fidarsi di Lui, è giocare per Lui la propria vita, anche quando Gesù ci domanda di seguirlo dove non vorremmo. Anche quando Gesù esige di superare gli affetti più cari specialmente quando esige di non voltarsi indietro, ma di andare avanti nella vita: è così che la nostra fede diventa adesione della nostra persona alla persona di Gesù.

E allora il seguire Gesù ha qualcosa di radicale! Perché è una chiamata alla vera libertà. La legge del Vangelo si riassume nell’amore, chi ama non sente la legge di Gesù come un obbligo pesante, ma la sente una gioia e una forza per la propria vita.

Bisogna rifiutare il falso moralismo: non confondiamo il Vangelo di Gesù che è libertà e gioia, solidarietà e amore fraterno, con un insieme di leggi, precetti, proibizioni, minacce e paure del castigo di Dio.

O Gesù, Tu che sempre cerchi apostoli per il tuo Regno, metti dentro nel nostro cuore un grande desiderio di seguirti, sempre e ovunque!

Don Graziano
vicario parrocchiale

Domenica 9 luglio 2017
Quinta domenica dopo Pentecoste
Rito Ambrosiano Ciclo “A” – Lc 9, 57 – 62