A volte succede nella vita di non sapere come fare per far bene, di non sapere che decisione prendere di fronte a certi problemi. Qualche volta si trova la persona fidata che ne sa più di noi e che ci può aiutare con un buon consiglio: “Guarda, se ascolti me, fai così”. Altre volte capita invece di sentire pareri opposti: “Senti me, fai così”; “No dai retta a me, fai cosà”.
Fin che sono piccole cose senza grande importanza, non c’è da preoccuparsi. Ma quando, per esempio, sono in gioco grosse cifre? O quando si tratta del futuro nostro o dei nostri figli? O quando si tratta di gravi decisioni politiche? E quando si tratta dell’intera nostra vita?
La frase più importante delle letture di oggi è quella parola che esce dalla nube sul monte della Trasfigurazione. Una parola che viene da Dio, che riguarda Gesù, e che è rivolta non solo a Pietro, Giovanni e Giacomo, ma a tutti noi: “Questo è il Figlio mio, l’eletto, ascoltatelo” – Ascoltarlo, cioè dargli retta – anche quando dice cose che non appaiono così evidenti; anche quando dice cose diverse da quelle che tutti dicono; anche quando invita a seguirlo con coraggio sul cammino della Croce.
Nella società in cui viviamo, risuonano tante voci diverse sul modo migliore di affrontare la vita: scrittori, filosofi, politici, pubblicità, televisione ecc. A chi dobbiamo dare retta? A chi dice “Pensa per te e non preoccuparti per gli altri; o a Gesù che dice: “Ama il prossimo tuo come te stesso?” A chi dice: “A questo mondo i soldi sono tutto;” o a Gesù che dice: “Non potete servire Dio e il denaro?” A chi dice: “Con la morte è tutto finito”; o a Gesù che dice: “Chi crede in me, anche se muore vivrà!”?
Chi vogliamo ascoltare? Chi ascoltiamo di più, di fatto, nella nostra vita di tutti i giorni?
Don Graziano vicario parrocchiale
Domenica 6 agosto 2017
Festa della Trasfigurazione del Signore
Mt 17, 1 – 9