BARZIO – Con l’esposizione che va ad inaugurarsi domani, giovedì 24 agosto, si conclude la breve ma intensa stagione delle cinque mostre d’arte allo “Spazio 23” – allestite nella sede dell’ufficio turistico di piazza Garibaldi, nel centro di Barzio.
Protagonista per una settimana l’animatore del progetto, quel Gianfranco Combi che ha fortemente voluto questa importante iniziativa culturale sull’Altopiano dove vive e opera. Artista figurativo, Combi risiede a Cassina Valsassina e ama in particolare i paesaggi delle nostre montagne – ma non solo. Il suo tratto è personale e gradevole, dalla pennellata decisa ma lieve nel ritratto e nei colori.
Ed è lui stesso a raccontarci il finale della manifestazione, con la parte nella quale Combi diventa protagonista diretto, a conclusione dei due mesi caratterizzati dalla presenza di cinque diversi artisti a Barzio: “Ho intitolato qesta mostra Terre d’Insubria sia per il tema dei dipinti, che ritraggono scorci di questa zona della Lombardia, sia per la tecnica che ho messo a punto nella preparazione delle tele, che prevede la stesura di una miscela di pittura murale mescolata con terre raccolte nel bosco e opportunamente setacciate”.
“Questo trattamento – spiega Combi – crea una superfice ruvida ed eterogenea che sfrutto in fase di pittura per ottenere effetti di chiaro-scuro, increspature, rugosità e tutte quelle “imperfezioni” che rendono la natura unica ed irripetibile”.
Terre d’Insubria presenta 12 dipinti tra tele e tavole di diverse misure e sei acquarelli su cotone, “per ritrarre l’ambiente che ci circonda”…