PREMANA – Brutta figura per la maggioranza che governa Premana, costretta “in diretta” giovedì sera a ritirare i primi quattro punti dall’ordine del giorno in consiglio comunale. Il tema era lo sgravio dei terreni gravati da uso civico, richiesto da alcuni alpigiani di Premaniga e di Forno.
A indurre i consiglieri a sospendere la discussione e il voto – su indicazione dell’opposizione – il mancato aggiornamento dei parametri economici utilizzati per il calcolo del valore dei beni da alienare. Gli importi utilizzati risalgono infatti a troppo tempo fa, quando venne stilata con la Regione Lombardia la convenzione che permise a moltissimi alpigiani di regolarizzare la posizione della proprietà delle baite sugli alpeggi, e devono necessariamente essere attualizzati e aggiornati da parte degli enti pubblici preposti.
Si parla di differenze “al metro quadro” enormi, nell’ordine di oltre 15 volte quanto previsto inizialmente. Cifre che se approvate avrebbe fatto rischiare al Comune oggi guidato da Elide Codega di incorrere in sanzioni e “rogne” da parte dell’Agenzia delle Entrate in materia di oneri fiscali (che sarebbero stati notevolmente più bassi, nel solo caso di questi quattro richiedenti per oltre diecimila euro).