VALSASSINA – Dal capoluogo ai paesi del lago fino a Bellano, poi la Valsassina e di nuovo Lecco per proseguire in Brianza. All’annuncio del passaggio di oltre mille ciclisti e le conseguenti limitazioni al traffico in una domenica di ottobre, con tanti altri eventi in calendario e numerosi appassionati desiderosi di una pausa dalla città e magari in cerca di castagne, si sono scatenate le preoccupazioni di commercianti, gitanti e turisti. In subbuglio anche chi dovrà muoversi per lavoro. E dalle istituzioni preposte – Prefettura e Provincia – ancora nessuna comunicazione ufficiale.
Invasa di richieste e “pareri” anche la nostra redazione. Diamo quindi spazio al contributo di una lettrice che analizza perfettamente la situazione, e condivide con noi la sua drastica scelta.
Gentile Direttore,
apprendo dal suo giornale che domenica mattina dovrò rinunciare alla mia gita in Valsassina che avevo programmato da tempo.
Francamente non mi capacito di come qualcuno abbia potuto autorizzare una manifestazione così diciamo “invasiva” proprio in corrispondenza di una di quelle domeniche d’autunno che, lo so perché sono assidua frequentatrice, richiamano gente quasi quanto a ferragosto, vuoi per le castagne, vuoi per le varie manifestazioni che vengono organizzate (tra le quali mi sembra ve ne sia una molto importante a Moggio ma sicuramente ve ne saranno anche altre di cui non sono a conoscenza).
Fossi un operatore turistico sarei veramente arrabbiato e chiederei di essere tutelato perché la chiusura della vecchia Lecco-Ballabio dalle 9 alle 11 penso li possa danneggiare.
Non metto in discussione lo scopo della gara di biciclette, però penso che certe iniziative non si debbano fare dove c’è una sola strada di comunicazione come quella che attraversa la Valsassina. Tralascio di soffermarmi sul pericolo che un migliaio e più di ciclisti rappresentano su una strada del genere per sé e per gli altri.
Peccato: domenica dovrò cambiare programma.
Cordiali saluti
Lettera Firmata