MONTAGNA – Tre tragedie in meno di tre mesi nei boschi lecchesi per i cercatori di funghi, l’ultima sabato scorso. Giovanni Taruselli, 55enne di Lierna, era nei boschi da solo. Non rientrando a casa venerdì è scattato l’allarme e sabato il ritrovamento del corpo, senza vita, in zona Fontanedo a Colico.
A ritroso l’altro fungiatt morto nei boschi è Luca Rigoglioso, insegnante 44enne scivolato il 1° settembre nei boschi di Pagnona, mentre ad agosto stessa sorte toccò a Carlo Cendali, 5enne, anche lui in cerca di funghi in questo caso in Muggiasca.
È il caso allora di rispolverare i consigli del soccorso alpino pensati appositamente per provare ad evitare tragedie di questo tipo. Redatte dalla Sitox (Società Italiana di Tossicologia) e appunto dal Cnsas, si tratta di due preziose paginette – Sicuri in cerca di funghi – con i rischi che si corrono nel bosco e quelli che si affrontano a tavola.
“Se in questi giorni si digita la parola fungiatt su qualsiasi motore di ricerca – spiegano gli autori -, quello che appare sembra un bollettino di guerra con decine di dispersi, feriti e morti. E tra non molto, alle incaute vittime del bosco si aggiungeranno le vittime della tavola, intossicati che chiederanno assistenza medica dopo aver consumato l’agognato bottino. Ecco allora i consigli affinché l’entusiasmo non offuschi la necessaria prudenza”.
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