Crediamo e diciamo che la croce è il segno del cristiano non per masochismo spirituale, ma perché la croce è sorgente di vita e di liberazione totale, come segno dell’amore di Dio per l’uomo attraverso Gesù Cristo. Il mistero della croce nella vita di Gesù – e per tanto nella nostra – è la massima rivelazione dell’amore, perché nessuno ha un amore più grande di chi dà la vita per i suoi amici.
Per questo Gesù ci ha ordinato: “Amatevi come io vi ho amato”. L’amore che testimonia la croce del Signore è l’unica forza capace di cambiare il mondo, se noi che diciamo di essere suoi discepoli seguiamo il suo esempio.
Amore chiede amore: Gesù ci invita a imitare il suo esempio e a portare con amore la croce di ogni giorno, sempre presente in una forma o nell’altra, e alla quale cerchiamo inutilmente di sfuggire. Saper soffrore per amore e in unione a Gesù è grande saggezza. Oggi, portare la croce con Gesù implica andare controcorrente; essere solidali con quelli che non contano niente socialmente; scegliere la giustizia, la verità e la libertà, accettando le conseguenze dolorose a cui ci condurrà questa scelta; seguire il dettame morale della nostra coscienza, con l’essere onesti con Dio quando al cosa più facile e vantaggiosa è tradire la morale evangelica: denaro sporco, divorzio, aborto ecc.
Oggi portare la croce del Signore comporta scegliere l’impopolarità invece del plauso corrotto, il perdono e la riconciliazione invece dell’odio e della vendetta.
Tutto questo è morire con Gesù al peccato per risuscitare con Lui alla vita di Dio. Tutto questo è risposta di amore a Dio e agli altri considerandoli nostri fratelli.
Questo è il più bel regalo che possiamo offrire a Gesù nel suo Natale!
Don Graziano
vicario parrocchiale
Domenica 3 dicembre 2017
Rito Ambrosiano “B”
Mc 14, 1 – 15