BARZIO – Il 20 dicembre non è una data obiettivamente “ideale” per organizzare un incontro con la presenza di produttori di formaggi (sotto Natale lavorano anche di notte…), certo ha fatto scalpore che il vertice sul futuro del brand “Valsassina la valle dei formaggi” convocato in Comunità Montana sia stato disertato totalmente da chi mette “l’oggetto” del marchio (i formaggi appunto).
Per il resto, c’erano i sindaci coinvolti dall’operazione nata in fretta e furia per riuscire ad acquisire i finanziamenti di uno specifico bando regionale, l’artefice del tutto (l’ineffabile Camozzini, sempre lui) con pubblicitario annesso e appunto nessuno ma proprio nessuno del mondo produttivo.
Un caso? Ambienti bene informati affermano il contrario. Il finale di campagna, mesi fa, era stato caratterizzato da una violentissima polemica tra uno dei “top player” del settore e un altro rampante collega, in forte ascesa sul piano della comunicazione e giudicato da qualcuno un po’ “favorito” dall’iniziativa promozionale. Poi altri si sarebbero aggregati alla fronda, causando la clamorosa diserzione di giovedì.
Ci sarà futuro per il progetto? A sentire i politici coinvolti sì, a partire dalla cartellonistica nei paesi e sulla Provinciale. Chiaramente però, il rischio che il famoso brand si riduca ad un “Valsassina la valle dei ….” (senza formaggi) è forte.
Ai posteri – oltre che ai poster – l’ardua sentenza.
VN