BAIEDO (Pasturo) – Gli zampognari suonano festosi, i centurioni presidiano alteri portando fiaccole e lance, i pastorelli giocano e corrono mentre alla capanna la Vergine Maria e San Giuseppe accolgono i tre Re venuti dall’Oriente: è intramontabile il copione del presepe vivente tra le corti della frazione antica di Baiedo.
La giornata piovosa in stile novembrino ha sacrificato solo parte del pubblico, anche se in serata la nebbia ha sostituito la pioggia e molti pasturesi, ma anche gente proveniente da Ballabio e dalla Valle non hanno voluto perdere questa ormai tradizionale manifestazione organizzata dagli Amici del Presepe in collaborazione con le associazioni di Pasturo.
Accurate le ricostruzioni grazie all’impegno delle varie associazioni del paese e tra gli scorci più apprezzati l’angolo delle burolle, il mercato con i panettieri che hanno offerto pane e Nutella, la vecchia osteria per una buona polenta o un brindisi in compagnia e i mestieri con le donne che filano o le lavandaie al fiume.
Sullo sfondo i canti dei bambini dello scuola materna ed è proprio ai più giovani che don Lucio ha rivolto il proprio pensiero durante il saluto, ponendo l’accento sull’importanza e sulla responsabilità che devono avere gli adulti nell’esempio “nelle parole e nei fatti”.
Foto Matteo