INTROBIO – In Valle si torna a parlare della Lactalis, la multinazionale francese proprietaria del marchio Cademartori, nella bufera per il latte in polvere per neonati contaminato da salmonella. Gigante dei prodotti lattieri e caseari, il gruppo con sede a Laval sta ritirando dodici milioni di confezioni in 83 Paesi del globo, una lista che non è stata resa nota ma che non comprenderebbe l’Italia.
Il caso è esploso a dicembre in Francia con 37 neonati colpiti dal batterio, sospetti anche in Spagna e Grecia. Non sarebbe invece coinvolta dal latte contaminato l’Italia, o quantomeno “le autorità francesi non hanno comunicato l’esistenza di lotti spediti verso il nostro Paese” ha commentato il ministero.
Oltre a questa rassicurazione occorre ricordare che anche lo stabilimento Cademartori di Introbio è estraneo a ogni collegamento con la vicenda. Sono passati quattro anni dalla riorganizzazione dei siti in Lombardia, allora otto lavoratori valsassinesi vennero trasferiti e il centro valle perse la produzione del gorgonzola. Rimase invece la linea dedicata al taleggio. Nulla a che fare con il latte in polvere per neonati.
REDVN