PRIMALUNA – La segnalazione ci arriva via telefono e di telefonate si parla. Molto pericolose. Ci chiama un abitante di Primaluna contattato appunto telefonicamente ieri sera (giovedì) da una signora che, in modo concitato e con un discreto accento veneto lo ha aggredito verbalmente, contestandogli un episodio del quale il malcapitato non aveva alcuna conoscenza.
“Mi ha detto – racconta il valsassinese – di aver trovato il mio numero e quello della mia targa su un biglietto messo sulla sua auto che, diceva lei, risultava essere stata ammaccata da qualcuno. Ovvero io, che non so niente di quanto mi riferiva questa donna. Era determinatissima, non lasciava replicare e alla fine mi ha convinto a darle la mia e mail per farmi avere i dettagli di questo presunto danneggiamento. Per fortuna che all’ultimo mi sono insospettito, dato che non riusciva a fornire il numero della MIA targa che secondo lei avrei lasciato scritto. Quindi le ho comunicato un indirizzo di e mail finto e riferito a una forza dell’ordine. A quel punto dopo un breve silenzio ha riagganciato ed è finita lì…”.
Attenzione però: la figlia del nostro lettore, parlando con un suo collega di lavoro sempre in Valsassina, ha saputo che quest’ultimo ha ricevuto nelle stesse ore una telefonata analoga nella forma e solo leggermente diversa per contenuti. Ancora una donna, che chiama da un telefono fisso apparentemente della Val Cavargna, con tono concitato e minaccioso a proposito di fatti di cronaca mai avvenuti – nello specifico, una perdita dalle tubature di casa: la truffatrice si spacciava per una vicina danneggiata. In comune anche la capacità di non lasciar parlare l’interlocutore e sempre la stessa aggressione (“Se non mi dai l’e mail ti denuncio…”).
Morale: qualcuno ha in mano i numeri di cellulare di alcuni valsassinesi e li sta contattando con intenti evidentemente illegali. Occhio dunque a come rispondete ed evitate di fornire vostri dati sensibili che poi chissà a quale fine potrebbero essere utilizzati.