ROMA – Seimila volontari da tutta Italia all’udienza che sabato papa Francesco ha concesso a donne e uomini della Croce rossa. Tra loro anche una rappresentanza dalle sedi di Balisio e Premana, oltre che dalle altre sedi della provincia.
“Un’ esperienza incredibile – racconta Antonella Castelnovo, in Vaticano con Sem Rusconi e Erika Ambrosioni di Premana, Giuseppe Spreafico di Galbiate e Eros Bonfanti di Casatenovo -, mentre eravamo lì il nostro pensiero è stato per i volontari del soccorso rimasti a casa e abbiamo mandato foto per condividere con tutti questa giornata“.
In aula Paolo VI papa Francesco ha richiamato al principio di imparzialità contenuto nello statuto della Croce rossa “Imparzialità – ha commentato – che porta a non basare la propria azione su alcuna distinzione di nazionalità, razza, credo religioso, classe o opinione politica“. Conseguenza è la neutralità, il movimento non si schiera infatti con alcuna delle parti nei conflitti e nelle controversie politiche, razziali o religiose.
“Questo criterio di azione – ha osservato – contrasta la tendenza, oggi purtroppo così diffusa, a distinguere tra chi meriti attenzione e soccorso chi, al contrario, non ne sia degno. Agisce con imparzialità il Samaritano del Vangelo: egli non interroga l’uomo steso a terra, prima di aiutarlo, per sapere quali siano la sua provenienza e la sua fede, o per capire se sia stato colpito a torto o a ragione”.