BARZIO – Enti locali, immigrazione e autonomia. Questi i temi dell’incontro di Attilio Fontana in Valsassina, accompagnato dal senatore Paolo Arrigoni e dal consigliere regionale Mauro Piazza, accolto in Comunità Montana da un notevole numero di amministratori e dai candidati della colazione di centrodestra.
“Nella Regione che ho in mente verrà data grande rilevanza agli enti locali, ai sindaci ma anche alle province, vittime dell’aborto che è stata la legge Delrio” le intenzioni di Fontana alla guida della Lombardia, consapevole che “abbiamo il vantaggio della scia di oltre vent’anni di buon governo del centrodestra, buon governo che ha saputo tirare fuori dai cittadini le doti migliori”. Attenzione agli enti locali anche in ottica di riforma autonomista che “riserva più risorse al territorio senza togliere niente a nessuno” mentre – su precisa domanda del presidente del Consiglio dell’ente Adamoli – deciso ma da discutere col governo il sostegno alle Comunità Montane “istituzioni che in zone montane hanno ragione di esistere”.
Per quanto riguarda l’immigrazione Fontana non parla di emergenza, anzi “è pericoloso che se ne parli come di un fatto eccezionale perché non lo è, è strutturale e si questo il governo deve far chiarezza. In Lombardia si sono superati i numeri dell’accoglienza quindi chiederò di sospendere per un anno i trasferimenti e la certezza che chi non ottenga l’asilo non possa restare”.
In sala Pensa parecchi gli amministratori intervenuti: oltre al presidente della Comunità Montana Carlo Signorelli, Mauro Artusi di Primaluna ha approfittato per chiedere maggiore attenzione alle infrastrutture e al sociale, dal centro Valle anche Valerio Benedetti e Marisa Fondra, Giuseppe Malugani e Antonio Pasquini dall’Alta Valle, Simona Cantini di Sueglio e Cesare Galli di Vendrogno, Graziano Combi e Umberto Locatelli da Moggio, Elide Codega di Premana e Alessandra Consonni di Ballabio.
A rappresentare la riviera Nando De Giambattista di Perledo e Antonio Rusconi da Bellano.
C. C.