CASSINA – Ricordato dai Comuni di Cassina e Moggio e dalle sezioni locali di Ana e Anpi Teresio Olivelli, beatificato lo scorso 3 febbraio, già alpino durante la seconda guerra mondiale, catturato dai nazisti dopo l’armistizio dell’8 settembre ’43 e ucciso nel 1945 nel campo di prigionia di Hersbruck.
Alle 14:30 si avvia dalla piazza del municipio il corteo di alpini – accompagnato dalla banda e dalle autorità locali – diretto alla piazza dedicata al beato: qui viene deposta la corona in memoria del patriota.
A seguire, nella sala civica di Cassina, si assiste alla lectio dello storico Gabriele Fontana che rinfresca la memoria insistendo sul fatto che Olivelli “non è caduto in un campo di concentramento, ma è stato assassinato”. Presente anche Veronica Tentori, deputata e candidata del Pd, la quale si sofferma sull’importanza della memoria di chi si è sacrificato per consegnare alle future generazioni un futuro migliore. Il presidente dell’Ana di Lecco Marco Magni esprime invece il desiderio che “la storia di questo ragazzo, morto a soli 29 anni, sia d’insegnamento per tutto quello che ha fatto e per i valori che ha trasmesso nella sua breve vita terrena”.
Prima della santa messa e del rinfresco viene quindi inaugurata la mostra nella sala civica appena restaurata dal Comune; a tagliare il nastro due valsassinesi che hanno visto la guerra coi propri occhi: Giuseppe Arrigoni Marocco e Giancarlo Salvi.
La mostra, intitolata “In treno con Teresio”, rimarrà in allestimento per due settimane e sarà visitabile tutti i pomeriggi dal lunedì al sabato, dalle 14 alle 16. Durante la mattinata, invece, sarà aperta per le scolaresche: sono già 20 le classi che si sono prenotate per far conoscere ai giovanissimi questa significativa figura di umanità e cristianità.
Alessandro Tonini