LECCO/BALLABIO – Vogliamo credere che da domani ci sarà un “vero” cantiere, qualcosa di grosso, enorme, importante: lavori autentici ad un’opera che giustifichi il popò di casino messo in piedi a partire da oggi (con la “promessa” che durerà un mese, salvo piogge). Insomma, quasi speriamo che laggiù, all’altezza di quella semicurva dove un pesante tir carico di bottiglie andò a sbattere malamente rovinando il guardrail, non si stia lavorando “solamente” sul suddetto guardrail.
Diversamente, la gente già incazzata di suo rischierebbe di esplodere per davvero.
A chi non avesse in mente come andavano le cose prima del 2006 (a proposito, forse è sfuggito che ironicamente giusto ieri si festeggiava il 12° anniversario dell’apertura della nuova Lecco-Ballabio), a quanti cioè non sono a conoscenza di come stessero le cose, di quanto è stata sofferta questa realizzazione arrivata dopo decenni di inutili attese, a costoro dovrebbe essere sufficiente vedere come si incrociano e rallentano i mezzi lungo la vecchia, come Laorca e Malavedo e i quartieri alti del capoluogo siano già saturi dopo appena una giornata di “cantiere” sulla nuova.
E allora per favore dateci la conferma che sì, un cantiere vero sarà in funzione a breve. Che insomma un motivo per questo che Andrea Camilleri definirebbe un immenso scassamento di cabbasisi una qualche ragione d’essere ce l’ha.
Per favore, dateci un segno o le foto e il video in questa pagina a testimonianza della pochezza di quanto è in corso rischiano di triturarli definitivamente a tutti, i suddetti cabbasisi…
VN