CASSINA VALSASSINA – È irato il sindaco di Cassina . Lui come tutti gli altri primi cittadini della Valle non sono stati consultati prima della chiusura. In effetti Anas e Prefettura hanno chiamato al tavolo solo le amministrazioni di Ballabio e Lecco.
“Nessuna comunicazione ufficiale, della chiusura della strada l’ho saputo da mio figlio…” mette in chiaro Roberto Combi primo cittadino di Cassina, aggiungendo “In pratica ci hanno detto che noi sindaci di piccoli Comuni non valiamo niente, ma il milione e 600mila euro che ogni anno mandiamo a Roma per il fondo di solidarietà, allora quello sì che fa comodo…” Punta il dito sulle decisioni calate dall’alto Combi e già fa sapere che tra ammnistratori dell’Altopiano si stanno muovendo per dire una volta per tutte che sulle questioni della viabilità in entrata e in uscita dalla Valle pretendono di essere consultati prima, e che una cosa del genere non accada mai più.
E poi sono solo parole di saggezza, semplice come solo la saggezza sa essere: “Il tir ha perso il carico a settembre, ci sono stati ben cinque mesi per la concertazione, per poter programmare al meglio, per vedere le eventualità e capire che cosa fare. Non ci voleva un indovino per prevedere i disagi di stamane”.
Ed ecco due possibili soluzioni: “Creare un senso unico alternato sulla racc dove far circolare solo i mezzi pesanti, oppure usare l’unica corsia a disposizione per la circolazione verso Lecco il mattino, vanno pensate. Abbiamo anche tanti volontari Alpini, Protezione Civile, associazione carabinieri in pensione, alla Valle non mancano le risorse sul fronte della buona volontà”