“Ti do un consiglio, bastardo.
Rammenta sempre chi sei.
Gli altri lo faranno.
Fanne la tua armatura e non potrà essere usata contro di te”
(Tyrion Lannister a Jon – Game of Thrones)
Siete mai stati in Bhutan?
Io no. Per cui ho raccolto due o tre informazioni essenziali.
Ottocentomila abitanti o giù di lì, si trova nell’Himalaya. La capitale è Thimphu, il re si chiama Jigme Khesar Namgyal Wangchuck e se volete andarci per turismo dovete sborsare dai 200 ai 250 dollari al giorno per un visto che però comprende anche vitto e alloggio.
Il Bhutan è noto in tutto il mondo per un elevatissimo tasso di Felicità Interna Lorda. Insomma, è un posto dove, stando a certi parametri, si dovrebbe vivere bene.
Infatti, una maestra anti tutto con bottiglia di birra in mano salita recentemente all’onore delle italiche cronache ha dichiarato che a breve potrebbe trasferirsi proprio lì.
**********
Se dovessi salire al Colle in Valsassina avrei poche scelte: a differenza dei romani che ne hanno sette, noi ne abbiamo uno solo, quello di Balisio. E dobbiamo accontentarci.
Per cui, mi son detto, se dovessi casualmente avere in mano una mia lista di ministri non avrei altro luogo dove andare: è vero, a Balisio non abita nessun presidente, ma questo è un dettaglio di poco conto. L’importante è il gesto, il pellegrinaggio, il segno.
Così, del tutto autonomamente e libero da condizionamenti di qualsiasi genere, ho compilato la mia bella lista che oggi, proprio oggi (ma va là?) 4 marzo 2018, vi comunico precisandovi due cosette rapide: a) sono tutte persone che stimo; b) sono consapevole che magari tra qualche minuto potrei perdere il loro saluto e sono disposto a correrne il rischio.
Per cui, come si dice, bando alle ciance.
AFFARI ESTERI | UMBERTO LOCATELLI |
INTERNO | MARISA FONDRA |
GIUSTIZIA | MASSIMO MAZZOLENI |
ECONOMIA E FINANZE | AUGUSTO AMANTI |
INDUSTRIA – ARTIGIANATO – SVILUPPO ECONOMICO | AMBROGIO INVERNIZZI |
DIFESA | ADRIANO AIROLDI |
POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI | GIACOMO CAMOZZINI |
AMBIENTE E TUTELA TERRITORIO | PIETRO CAVERIO |
INFRASTRUTTURE E TRASPORTI | MASSIMO FOSSATI |
ISTRUZIONE E CULTURA | MARCO SAMPIETRO |
TEMPO LIBERO E INTRATTENIMENTI VARI |
IVAN PENSA |
TURISMO | ERIK MALUGANI |
SALUTE | CARLO SIGNORELLI |
SPORT | GIANFRANCO POLVARA |
RAPPORTI CON IL PARLAMENTO | ANTONIO PASQUINI |
SEMPLIFICAZIONE E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE |
ANTONIO PIETRO INVERNIZZI |
Agli Affari esteri ci piazzo l’Umberto Locatelli.
L’altro giorno mi ha chiamato e il numero che è comparso sul display era straniero. Causa ed effetto, tutto ben chiaro e lineare. Ma non solo, ovviamente. Moggio ringrazia.
Agli Interni la Marisa Fondra.
Si è data un gran daffare con le “aree interne” per cui la scelta era obbligata. Brava, la Marisa. Saprà far bene sicuramente. Pragmatica e visionaria.
Come ministro della giustizia avevo diverse opzioni.
Dopo una democratica consultazione con lo specchio ho scelto Massimo Mazzoleni.
Si occupa di legge ed è stato amministratore. Competente.
Per Economia e Finanze avevo qualche dubbio subito fugato:
Augusto Amanti.
Uno che ha i numeri.
Industria – Artigianato – Sviluppo Economico: quante capacità in questa Valle di cui non sempre sottolineiamo il valore! Quanti imprenditori spesso disamorati dalla politica!
Difficile scegliere, per cui mi sono imposto il criterio della dimensione e sul mio foglio ho scritto il nome di Ambrogio Invernizzi. Mondiale.
Alle politiche agricole e forestali chi potevo mettere secondo voi, se non il Giacomo Camozzini?
Grandi pascoli di esperienza.
Per il Ministero della Salute avevo un asso nella manica e non me lo sono lasciato scivolare via:
Carlo Signorelli, chi più di lui?
Super, ma proprio Super, partes.
A proposito di salute, uno dei ministeri più importanti: ambiente e tutela del territorio. Ci metto il Pietro Caverio e non credo debba star qui a spiegarne il motivo.
Spirito libero.
Tema caldo quello delle infrastrutture e trasporti. Abbiamo un manager che guida un’azienda che produce numeri incredibili.
Sul mio foglietto è finito Massimo Fossati, amministratore dell’I.T.B. (magari lo convincerò a far partire la funivia da Cantaliberti).
Idee chiare.
Per la Difesa ho scelto l’Adriano Airoldi.
Non perché spari o sia un valido cavaliere, ma perché ha spesso il coraggio di cantare fuori dal coro.
Zorro e Don Chisciotte.
Passiamo al Turismo. Devo dire che sono stato a lungo indeciso ma poi, domenica scorsa, tutti i dubbi sono svaniti.
Per cui il mio ministro sarà l’Erik Malugani.
Fantasia al potere.
Anche per Istruzione e Cultura la schiera dei possibili nominati era ampia.
Ho scelto un giovane professore sicuramente all’altezza della situazione: Marco Sampietro.
La storia siamo noi, che siano gli altri a imparare.
E chi avrei dovuto preferire per il dicastero dello Sport?
Come l’Umberto è mio coscritto ma, soprattutto, è uno che ha partecipato a cinque olimpiadi e sei mondiali.
Per cui il Ministro dello Sport è Gianfranco Polvara.
Mitico.
Ne ho ancora tre, poi ho finito. Per i sottosegretari ci sarà tempo.
Ministro alla semplificazione e alla pubblica amministrazione: Antonio Pietro Invernizzi.
Ogni tanto leggo i suoi pensieri ed ogni volta riesce a farmi meditare.
Grillo parlante.
Non so bene con quale Parlamento dovrà tenere i rapporti, ma Antonio Pasquini mi sembra la persona più adatta per questo incarico.
Crandola (e non solo) docet.
Figlio d’arte.
E veniamo all’ultimo ministero.
Spero siate d’accordo con me che in questa Valle non si debba solo lavorare ma ci si debba anche divertire e trascorrere piacevolmente il tempo libero?
Sì? Bene, allora il mio Ministro non vi deluderà: Ivan Pensa.
E lunga vita al rock’n’roll.
**********
Oppure no: vedete voi.
Io non mi sono divertito. O, meglio, all’inizio magari sì, poi, andando avanti, ho ripensato a quelli che arrivano da fuori e dato uno sguardo dall’alto.
E mi sono chiesto perché noi non ci ricordiamo chi siamo davvero e cosa potremmo fare tutti assieme.
E perché noi no e gli altri sì.
**********
Leggo e riporto.
“La politica di preservazione dell’identità nazionale ha portato negli anni novanta all’espulsione di migliaia di bhutanesi di origine nepalese e di religione induista (chiamati Lotshampa) che vivevano soprattutto nel sud del paese. Questi sono stati costretti a espatriare e a rifugiarsi in una decina di campi profughi del Nepal orientale, nell’area di Damak, dove sono assistiti dall’UNHCR e dalla Caritas. Si tratta, secondo i censimenti, di oltre centomila persone che rivendicano il diritto di tornare nella loro patria d’origine e spesso tentano, a gruppi, di ritornare in Bhutan, dove vengono respinti dalla polizia di frontiera”.
La Felicità Interna Lorda non è gratis.
Poi ho scoperto perché la maestra non potrà mai trasferirsi in Bhutan.
“In tutte le scuole è stata introdotta la meditazione per dare ai giovani uno strumento di autocontrollo e relax. Si socchiudono le palpebre, gli occhi fissi su un punto, la sommità della lingua fra gli incisivi e il palato, la mente concentrata sul respiro. E per cinque minuti in ogni classe del Bhutan si fa silenzio.”
**********
Già, in silenzio.
Aspettando il giorno che viene dopo oggi.
Buona domenica.
Buona domenica.
Riccardo
Benedetti——–
L’ARCHIVIO DELLA RUBRICA DOMENICALE |