CREMENO – Come procede la vita al centro di accoglienza per migranti e richiedenti asilo alla luce di quest’ultima tornata elettorale che ha visto, almeno al centro-nord, un notevole consenso per il centrodestra e in particolare per la Lega di Matteo Salvini? Anche loro, così come gli italiani, si chiedono come cambierà la gestione del fenomeno migratorio. Le attività sono diverse, alcune addirittura nuove, altre invece sono ancora in progetto ma presto diverranno realtà: la parola d’ordine è occupare proficuamente il tempo dei circa 90 ospiti, cercando di aprire un ponte che colleghi anche la loro cultura alla nostra.
Proprio per questo al centro Cara, gestito dalla società Tre Fontane, gli operatori s’impegnano quotidianamente perché gli ospiti non trascorrano in modo infruttuoso le loro giornate: al mattino c’è tempo di fare colazione fino alle 9.30, dopodiché iniziano le attività. Un’insegnante di Cremeno tiene infatti un corso di lingua italiana per 20-25 ore settimanali. Oltre al linguaggio verbale vi è poi l’arteterapia, per avvicinare i circa 90 giovani anche con l’arte.
Non mancano inoltre corsi professionalizzanti con Atena Spa per diventare operatori di logistica e magazzino, di sicurezza sul lavoro e per ottenere l’abilitazione al maneggio del carrello elettrico (il muletto). Vi sono poi attività legate all’informatica, al giardinaggio e persino corsi per pizzaiolo. Ha una significativa importanza poi la lettura dei quotidiani per capire anche cosa accade in Italia, tanto che un ospite si è chiesto: “Cosa succederà se Salvini andrà al governo?”.
Oggi pomeriggio si tiene uno degli incontri di cineforum, con la proiezione e il successivo dibattito della nota pellicola francese “Quasi amici“; un’operatrice racconta che spesso durante il dibattito si ha occasione di confrontare le diverse culture: in questo modo anche chi viene da Paesi lontani capisce il costume occidentale, molto differente dal loro e spesso alla base di incomprensioni fra culture. Per la buona regola della mens sana in corpore sano non possono quindi mancare le attività sportive, che vanno dal calcio a cinque ai tornei di ping-pong.
Come dimenticare poi i lavori socialmente utili: “Abbiamo attivato col Comune di Cremeno una convenzione – riferisce il direttore del centro – che si è rivelata molto produttiva e utile in termini d’integrazione. Purtroppo alla nostra richiesta non hanno ancora risposto diversi altri Comuni della Valle come Cassina e Introbio, ma non vogliamo perdere la speranza: i ragazzi sono contenti di questa possibilità”.
I progetti per il prossimo futuro sono: la creazione di un giornalino, col quale gli ospiti racconteranno l’Italia con i loro occhi; quindi giornate del cibo dei diversi Paesi d’origine; un programma di ortoterapia. Quindi il direttore fa un appello alla Valle: “Noi siamo aperti a tutte le iniziative locali. Se qualche realtà di volontariato o associativa volesse venire ad aiutarci a creare nuovi laboratori, come falegnameria ad esempio, la nostra porta è sempre aperta”.
Alessandro Tonini