MILANO – Riscoprire una montagna diversa legata ad un turismo invernale dolce, sostenibile, rispettoso della natura e soprattutto a impatto zero. È una sfida possibile, come racconta Legambiente nel report Nevediversa, il bilancio annuale della stagione turistica invernale ad alta quota, raccontando buone pratiche messe in atto da amministrazioni comunali, associazioni, parchi, strutture ricettive e privati amanti della montagna, per la promozione di un approccio alla montagna rispettoso dell’ambiente.
“I numeri dimostrano come gli appassionati della montagna siano sempre più alla ricerca di proposte alternative alle piste da sci, la Lombardia deve ripensare a un modello di sviluppo delle aree montuose creando opportunità di fruizione della montagna anche fuori dagli impianti sciistici tradizionali, impattanti e dipendenti ormai dal cambiamenti del clima” dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia. “In una regione che conta il 40,5% della superficie montuosa, l’attenzione alla montagna deve ritrovare una posizione primaria nelle politiche regionali. Plaudiamo all’introduzione del nuovo assessorato alla montagna, purché in un lavoro congiunto con l’assessorato al territorio e all’ambiente, si avviino politiche che mettano al centro il recupero e la valorizzazione delle aree montane, la gestione sostenibile delle foreste, replicando quelle buone pratiche già attive sul territorio per la diffusione di un turismo invernale sostenibile, che già gode di una forte domanda e può, pertanto, diventare un fattore competitivo per il territorio».
Con questo report Legambiente vuole anche lanciare un messaggio importante legato alla gestione del territorio e delle risorse. È urgente, infatti, definire al più presto strategie di adattamento ai cambiamenti climatici che, soprattutto su Alpi e Prealpi, avanzano più rapidamente che altrove.
Per chi volesse consultare l’intero report, è possibile farlo a questo indirizzo.