CASSINA – Continuano in Altopiano gli appuntamenti per approfondire la figura di Teresio Olivelli, educatore, alpino e partigiano proclamato beato il 3 febbraio scorso. Lunedì di Pasquetta a Cassina svelati il quadro e il libro in suo onore.
Nato a Bellagio classe 1916 da madre Invernizzi di Cassina e parenti in diversi paesi della Valsassina, visse tra la Lomellina, Pavia e Tremezzo. Durante la Seconda guerra mondiale fu ufficiale degli alpini in Russia, al ritorno coordinò le Fiamme Verdi, formazione della Resistenza cattolica, dando anche alle stampe Il Ribelle. Morì a soli 29 anni ucciso dalle botte dei suoi carnefici in un campo di concentramento.
La Comunità Pastorale Maria Regina dei Monti, su stimolo di don Alfredo Comi, ha così deciso di commemorarne la figura con un ritratto e un volume.
Il libro “La Valsassina ricorda il Beato Teresio Olivelli, ribelle per amore”, affidato a Federico Oriani, ripercorre la vita e il processo di beatificazione, con particolare riguardo ai legami con la vallata prealpina, presenta alcuni documenti inediti della famiglia e i monumenti realizzati in sua memoria: la lapide sulla facciata della chiesa dei Piani di Bobbio e la piazza con il busto in bronzo a Cassina, nel più ampio quadro dei monumenti olivelliani.
Il quadro, realizzato da Elisa Villa, riprende una fotografia del Beato con l’aureola riconosciutagli dal processo canonico e vuole essere lo strumento concreto con cui presentare alla comunità cristiana il modello di santità di questo giovane che spese la sua breve vita tra gli studenti e gli alpini.
C. C.