Anche nel nostro cenacolo, nelle nostre chiese dove insieme ci troviamo per pregare, Gesù Risorto si fa presente. Tommaso come ci è vicino! Questo discepolo che vuole vedere il Signore, che vuole toccare per credere! Anche noi viviamo ogni giorno la fatica di credere! Quante volte la nostra fede è fatta di parole, ascoltate o dette.
Una fede che abbiamo ricevuto da chi ci ha parlato di quel Gesù in cui crediamo, da chi ha fatto esperienza di Lui, perché anche noi potessimo incontrarlo. – Una fede spesso colpita dal dubbio: “Se non ci fosse nessuno? Se non ci fosse niente? Se Gesù fosse solo una illusione?” Se, se…
Quante volte abbiamo sentito queste domande introno a noi e dentro di noi! Spesso è questa la tentazione della scienza: solo ciò che tocchiamo, che vediamo, che dimostriamo, è vero.
E invece noi crediamo che Gesù sia veramente il Figlio di Dio, che sia morto e risorto. Noi crediamo in Gesù sulla parola di quei discepoli che hanno vissuto con Lui, che lo hanno visto sepolto, che hanno pianto la sua morte, e che lo hanno incontrato risorto.
Per noi oggi vale ed è vera la beatitudine della fede: “Beati quelli che pur non avendo visto crederanno in me”.
Beati noi se sapremo ogni giorno credere con la nostra fragilità e il nostro peccato! Tommaso, nostro fratello nella fede e nel dubbio, tu che hai visto il tuo Signore risorto, aiutaci a credere che Gesù è davvero l’Unico Signore, il nostro Dio che pe rnoi si è fatto uomo, e ha sconfitto il mondo, il male, la morte!
Don Graziano
Vicario parrocchiale
Domenica 8 aprile 2018
Seconda domenica di Pasqua – Rito Ambrosiano
Vangelo Gv 20, 19 – 31