CORTENOVA – Episodi come quello di venerdì a Bindo sono più che frequenti in Valsassina e Alto Lago, lo conferma Fabio Valsecchi, responsabile della protezione civile di Villa Locatelli intervistato da Il Giorno. “Il territorio lecchese, come quello dell’intera zona prealpina e pedemontana, è a rischio di dissesto idrogeologico – spiega il tecnico alla redazione lecchese del quotidiano -. Molto spesso i fenomeni che innescano frane e smottamenti sono la pioggia e anche il vento, sebbene possa capitare che non sussistano segnali di preallerta e che semplicemente si stacchi del materiale roccioso senza apparente motivo”.
“Le rocce del Triangolo lariano – prosegue Valsecchi – sono tutte calcaree e a base di carbonato di calcio, simili a un guscio d’uovo che si scioglie nell’acido. Si tratta in prevalenza di crolli di superficie, dovuti ad alterazioni provocate da fenomeni che disgregano la componente calcarea e a infiltrazioni d’acqua, che di notte ghiaccia aumentando di volume e di giorno si scioglie, soprattutto durante l’autunno e la primavera, provocano instabilità”.
- Bellano. Aprile 2018
- Esino, Sp65 Cainallo. Inverno 2017-2018
- Premana, Petasc. Dicembre 2017
- Parlasco-Esino, Sp65. Dicembre 2017
- Esino. Ottobre 2017
- Vendrogno. Febbraio 2017
- Barzio. Settembre 2017
- Parlasco. Agosto 2016
- Pagnona. Luglio 2017
- Mandello. Giugno 2017
- Premana. Giugno 2017
- Taceno-Bellano. Gennaio 2017
- Crandola. Febbraio 2017
- Ballabio, Resinelli. Agosto 2016
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Varenna, Statale 36. Gennaio 2010
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Cortenova, Bindo. Dicembre 2002