Il Vangelo di questa quarta domenica di Pasqua ci presenta la figura del Buon Pastore: Gesù si paragona al Pastore che offre la vita per le sue pecore. – Certo, tutti siamo alla ricerca di sicurezze vere, di persone o idee di cui fidarci veramente. Ma quante volte questa ricerca si ferma a certezze troppo umane, lasciando fuori dalla nostra vita l’unica verità, l’unico Pastore.
E tutti siamo chiamati a far parte dell’unico gregge di Gesù, Buon Pastore. Come?
Prima di tutto ascoltando la voce del vero pastore, e poi stando docili al Pastore. Se sappiamo riconoscere che solo Gesù è il senso più vero e ultimo della nostra vita, che siamo in Lui veramente figli di Dio, allora la nostra vita diventa davvero un seguire il Signore, l’Unico Pastore, abbandonandoci con fiducia in Lui.
L’immagine di Gesù Buon Pastore suscita nel nostro cuore tanti pensieri benefici: ci compensa dalla solitudine nella quale a volte viviamo, o forse, ci sottrae alla stessa solitudine, perché ci fa sentire la presenza invisibile ma reale e viva di Gesù che trascende le altre presenze, anche le più desiderate e amabili.
Quanto apprezzo la forza delle presenze umane! Abbiamo tutti bisogno di un’altra presenza che ci guardi negli occhi, che ci rivolga la parola, che ci faccia sentire il colore dell’amicizia, che prenda parte alle nostre ansie e ci avvolga nella sua personalità. Eppure nessuna presenza è così forte e ricca, affascinante come quella di Gesù, il Buon Pastore.
“O Gesù, Buon Pastore, ascolta la supplica di chi ti cerca, di chi ti vuole seguire. Insegna agli sposi e ai genitori ad essere segni e strumenti docili della Tua volontà, affascina ancora il cuore di tanti giovani assetati di verità, di vita e spesso in balia del nulla chi il nostro mondo offre a piene mani; sostieni chi ha scelto il sacerdozio, offrendo tutto a te, perché non sia stanco di incontrarti, di ascoltarti, di annunciarti, perché altri possano incontrare Te che sei la sola e vera Vita!
Don Graziano
vicario parrocchiale
Domenica 22 aprile 2018
Quarta domenica di Pasqua “B” –
Rito Ambrosiano
Vangelo Gv 10, 27 – 30