ALTOPIANO VALSASSINESE – Le amministrazioni comunali di Barzio, Cassina Valsassina, Cremeno e Moggio hanno espresso la volontà di realizzare un impianto di videosorveglianza intercomunale “al fine di migliorare la sicurezza urbana”, con un investimento stimato complessivamente in 120.000 euro – a fronte della attuale presenza sul territorio solo di alcune telecamere “divenute obsolete o non funzionanti”.
Gli uffici competenti, “in seguito alle verifiche effettuate sulle professionalità ed abilitazioni dei tecnici dipendenti di tutti gli Enti ed appartenenti ai settori di competenza, nonché in relazione alla mancanza di attrezzature tecniche, alla carenza di personale ed alla luce dell’intenso programma di attività che i settori interessati sono chiamati a svolgere”, hanno dichiarato l’impossibilità dell’espletamento dell’incarico da parte dei tecnici interni. I Comuni hanno “ravvisato, pertanto, la necessità di avvalersi di un tecnico professionista esterno agli Enti in possesso delle necessarie abilitazioni, al quale affidare l’incarico”. Si è messo al lavoro dunque l’ing. Vittorio Formenti (con un corrispettivo per le sue prestazioni in materia pari a 2.000 euro), che dovrà redigere lo studio di fattibilità tecnica ed economica di un impianto di videosorveglianza intercomunale per conto del Comune di Moggio – capo convenzione del servizio associato di Polizia Locale.
> La determina sulla videosorveglianza dell’Altopiano
I municipi dell’Altopiano hanno condiviso l’ipotesi di realizzare questo impianto dividendosi la spesa prevista di circa 120mila euro, che dovrebbe consentire di monitorare con precisione tutte le entrate e uscite dai territori comunali della zona. Per il momento, i soldi per il “Grande fratello” li metteranno proprio i paesi coinvolti – che però non disperano di poter recuperare, in parte o in tutto, la grossa cifra messa per ora a bilancio.