INTROBIO – Riferito nelle scorse ore del clamoroso successo ottenuto dal bando per l’affidamento dello storico rifugio Madonna della neve in Biandino (addirittura 113 offerte, alcune delle quali giunte da molto distante come Abruzzo, Sicilia, Roma…), è possibile approfondire la questione dato che il tema – caldissimo da mesi a Introbio e non solo – è molto sentito e si è aperto una sorta di toto-rifugista.
Esclusa la prima ipotesi di affidamento ad un soggetto brianzolo, progetto che pare stesse a cuore al parroco don Marco Mauri, dopo il lancio di questo “concorso” con le relative, tantissime risposte è stata fatta una pre-selezione che ha “scremato” la rosa dei papabili limitandola a dieci soggetti. Si tratterebbe secondo quanto appreso da VN di cinque introbiesi e di altrettanti valsassinesi, con una ampia rappresentanza di potenziali rifugisti provenienti da Premana. Almeno uno, infine, si è offerto da Primaluna.
Tra questi magnifici dieci uscirà a breve il nuovo gestore del “Madonna della Neve“. Per una cura che non sarà certo tutta rose e fiori, visti i tanti e costosi lavori da effettuare – dai 130mila euro in su – e i diversi adempimenti e compiti richiesti al vincitore della clamorosa gara dei 113. Compreso un occhio di riguardo per il vicino venerato santuario, così caro a tutti gli introbiesi.