BARZIO – È avvenuto questo pomeriggio nella sala consiliare del palazzo comunale di Barzio l’incontro tra gli studenti delle classi 2^A e 2^B della scuola primaria di Cassina e lo scrittore Dino Ticli. Questo appuntamento è solo l’atto conclusivo di un progetto più vasto, proposto e curato dall’insegnante Mariadele Arrigoni e volto ad “avvicinare i bambini alla lettura e alla biblioteca, intesa non solamente come luogo ricco di libri di ogni genere, ma anche come un punto di riferimento per i giovani, dove è possibile incontrarsi per studiare, stringere amicizie e crescere”, come ci spiega la stessa.
Davanti a un consistente gruppo di genitori e alunni, lo scrittore ha per prima cosa presentato il suo romanzo “Il mio cane fa le puzze! E anch’io”, del quale gli studenti si erano occupati durante l’anno. Si sono susseguite una serie di domande, dimostrazione del largo interesse che grandi e piccini hanno nutrito per l’intera durata dell’incontro. Chiariti i dubbi, Ticli ha cercato di illustrare, tramite una serie di slide, i motivi dell’importanza della lettura, non solo per i giovani ma anche per gli adulti; per merito del buon esempio dei genitori è infatti molto più semplice trasmettere questa passione, utilissima per l’apprendimento della lingua e della cultura. Ha infine mosso una piccola critica alla società moderna, rea di aver spesso reso troppo impegnati i genitori, con la conseguente diminuzione di dialoghi e rapporti con i figli.
Terminato l’intervento dello scrittore, in gara tra l’altro per il premio di Legambiente, è arrivato il turno dei bambini, che hanno mostrato a Ticli e ai genitori il loro “libro delle emozioni”, caratterizzato dal susseguirsi di pagine in pop up, ognuna rappresentante un diverso stato d’animo, dipinto con il colore corrispondente (rosso per la rabbia, nero per la paura ecc.).
Alle nostre domande, l’insegnante e lo stesso scrittore hanno voluto mettere in luce la produttività, la curiosità e l’interesse dei bambini nei confronti dell’iniziativa. “Progetti di questo genere dimostrano l’efficienza e l’utilità della buona scuola” spiega la vicepreside dell’istituto Loffreda, intendendo con l’espressione un insegnamento semplice, originale e soprattutto educativo. Non sono mancati i ringraziamenti alla biblioteca e al Comune per la disponibilità.
Nei pressi dell’ingresso è inoltre ancora possibile visitare la piccola mostra allestita con i lavori di arte svolti dalle classi della scuola di Cassina, che hanno voluto mostrare i risultati del loro impegno anche al di fuori delle mura scolastiche.
G. G.