PREMANA – Delle simulazioni periodiche di Croce Rossa, quella di oggi è stata particolare perché realizzata all’interno del paese, coinvolgendo pure la scuola elementare. Tanti i volontari presenti, circa una settantina, a cui vanno aggiunte cinque persone della Protezione Civile, cinque ambulanze e dieci unità cinofile, nonché il vice sindaco Pomoni, anche lui coinvolto nell’unità di emergenza locale.
Tutto come se fosse vero, indispensabile per testare le procedure e provarle al fine di essere preparati e quindi efficaci nel caso, non desiderato, di una emergenza autentica.
Stamane si simulava la caduta di un soffitto all’interno dell’edificio scolastico, con coinvolgimento di sei alunni e alcuni bidelli. Come nei film, per rendere più realistica la situazione i figuranti sono stati truccati. E ad attrarre maggiormente l’attenzione dei bimbi presenti è stato il bernoccolo sanguinante applicato a un bidello. Proprio dai ragazzini – di quinta elementare – sono arrivate molte domande sia sul piano simulativo sia sulle emergenze sanitarie.
Oltre all’UCL – Unità di crisi locale sono stati allestiti un posto medico avanzato e una centrale telecomunicazioni improvvisata con antenna appoggiata a una gomma di un furgone e radio e attrezzatura su un tavolino da campeggio, esattamente come potrebbe capitare nei primissimi momenti e minuti di una emergenza vera.
La maxi simulazione rientra tra gli eventi del sessantesimo anno dalla fondazione del comitato della Croce Rossa di Premana e fa parte di un percorso che proprio un premanese, Sem Rusconi, sta vivacizzando e implementando all’interno del comitato provinciale lecchese.
“Io sono uno dei tanti: senza i responsabili territoriali che si attivano e ai volontari entusiasti tutto ciò non sarebbe possibile” si schermisce Rusconi. E subito ricorda alcui dei contributi lungo un mese di organizzazione: “Alessio Rosa della delegazione di Lecco è stato fondamentale, così come i suggerimenti di Tiziano Bergonzi di Brugherio e la grandissima esperienza di Matteo Selva, infermiere professionale del 118″.
In questi anni molte persone si sono avvicinate alla Croce Rossa e il maggiore numero di volontari ha permesso un dialogo interno maggiore oltre a migliore e più capillare partecipazione: “Sarà perché qui a Premana siamo lontani dagli ospedali, vedo la Cri – confessa Rusconi – come essenziale, un presidio indispensabile. È una organizzazione nata per aiutare il prossimo. Mi piace questa Cri con tanti volontari entusiasti, pronti a partecipare ai progetti. È stimolante, piena di gente nelle strade a portare supporto. È la cosa più carina che possa esserci”.
N. A.