MOGGIO – Dirne un successo è poco. La montagna continua a cercare canti, la gente non fa che cantare la montagna. Ambrogio Sparagna, grande cantore popolare dice che la musica del popolo esplode inavvertitamente come una miccia laddove si crea della coralità, cioè canto che si condivide. È successo anche sabato, al centro sportivo Locatelli di Moggio, nel cuore pulsante di una Valsassina che vive di musica e delle sue continue e diverse forme di manifestazione.
La XVII edizione de La Montagna Canta ha visto protagonisti i due cori varesini ospiti, ossia il Coro Prealpi “don L. Colnaghi” di Cocquio Trevisago diretto dal maestro Guido Paroni ed il Coro Aurora di Caronno Pertusella diretto dal maestro Andrea Arnaboldi. La serata, come da tradizione organizzata e diretta dal Coro Valsassina di Cremeno, non solo ha riscosso un alto tasso di gradimento da parte del pubblico, ma si è tramutata in un vero ed entusiasmante scambio di identità tra i gruppi che hanno potuto attingere conoscenze sia dal repertorio reciproco che dall’impianto vocale espresso.
Sono occasioni di alta cultura sonora dove la montagna fa da culla ai racconti corali figli della costanza di coristi appassionati e di direttori innamorati del proprio ruolo conduttivo.
Sempre impeccabile la presenza della direttrice del Coro Valsassina, Maria Grazia Riva, coinvolgente e brillante nella sua discrezione e silenziosità, che di fronte al suo coro riesce sempre a far brillare le note che tanto ama. Il presentatore della rassegna, Michele Casadio, entusiasta narratore delle valli, ha incorniciato con poesia ed ironia nello stesso tempo il susseguirsi delle esibizioni, in un continuo gioco di battute col pubblico. Grande la soddisfazione di don Lucio Galbiati, amante della musica corale che ha detto sui cori “La loro bellezza è l’umanità, in una quotidianità sempre più digitalizzata”. Molti apprezzamenti anche da parte del vice sindaco di Moggio, Andrea Corti, del sindaco e presidente del Coro Valsassina, Graziano Combi e di tutte le cariche intervenute.
Sono state particolarmente ringraziate le signore della Valsassina, tra cui molte mogli dei coristi, che assieme allo staff hanno strutturato con grande professionalità il catering per il momento conviviale, con i cori uniti fino a tarda ora in un allegrissimo scambio di storie, canti e ricette enogastronomiche. Che questa rassegna possa continuare nel tempo per regalare al pubblico ancora profonde e sincere emozioni musicali.