PREMANA – Consiglio comunale “frizzante” lunedì sera, con la sindaca nervosa per gli “auguri” che ha letto sulla pagina Facebook della minoranza”.
La stessa Elide Codega informa in aula che il Comune ha ricevuto la citazione al TAR da parte degli alpigiani dell’Associazione Compagnia Alpe Rasga, mirato all’annullamento della delibera numero 7 del 9 marzo, emanata dal municipio per lo sgravio degli usi civici sui terreni destinati a realizzare la contestatissima centrale della val Fraina.
Una sindaca preoccupata perché non si aspettava questo passaggio, nonostante la minoranza avesse avvertito che in caso di approvazione la delibera sarebbe stata impugnata. E dispiaciuta, dato che dovrà impiegare dei soldi pubblici per affrontare le spese legali; ma bisogna ricordare che anche la piccola comunità degli alpigiani della Rasga ha anticipato in proprio le spese per la causa a difesa dei propri legittimi diritti. E qui scatta la considerazione del cronista: forse anche da parte della amministrazione le spese legali non dovrebbero essere addebitate alla collettività, ma anticipate con proprie risorse da sindaca e consiglieri della maggioranza se non anche dal segretario comunale, fintanto che non vi sarà la pronuncia da parte del Tribunale Amministrativo Regionale.
Ma tornando alla vicenda in generale, lo scontro appare un po’ come la versione moderna della storia di Davide contro Golia: l’Alpe Rasga contro Comune, Provincia, Regione e potente società delle centrali, trascinati in giudizio. Una comunità di alpigiani che cerca di difendere i secolari diritti collettivi sull’uso civico, sanciti dalle leggi dello Stato, contro gli organi intermedi dello stesso e gli imprenditori delle centrali. Un duello impari sul quale si attende con trepidazione la decisione che verrà presa, per sapere finalmente da che parte sta la ragione.
RedPre