LECCO – Da 40 a oltre 300: in dieci anni è quasi decuplicato il numero dei cervi in provincia di Lecco, lo denuncia Coldiretti dopo che negli ultimi giorni si sono ripetuti danni ai prati e agli impianti di piccoli frutti.
Non solo cinghiali dunque, anche i cervi iniziano a creare fastidi a coltivatori e allevatori. “La presenza del cervo sul territorio – spiega l’associazione – è oramai consolidata e anche nel comprensorio alpino si rileva che la presenza della specie è in continuo aumento. Ciò provoca un dissesto nell’equilibrio della biodiversità, oltre a minacciare l’operatività degli agricoltori ma anche di tutti i cittadini, poiché, con l’incremento demografico della specie, cresce pure il rischio di incidenti stradali”.
“In quelle aree dove in passato la loro presenza risultava sporadica – continua Coldiretti – dimostra adesso una permanenza stabile. Ne sono prova i recenti e frequenti incidenti stradali che avvengono lungo la strada che percorre il fondovalle della Valsassina, per questo in Val Varrone è stato concesso ai cacciatori il nulla osta a fare fuoco nell’ambito di un piano di prelievo e contenimento. Rispetto alle precedenti stagioni si potrà premere il grilletto pure contro i maschi adulti“.