MOGGIO – “La mancata realizzazione della nuova biblioteca di Moggio – afferma amareggiato don Agostino Briccola – mi ha costretto a dar via 20.000 libri. Ne ho ancora altri 40.000 da dare. Naturalmente io conserverò nella struttura già esistente i volumi più antichi e di valore”.
A bloccare la realizzazione della nuova biblioteca, che vedeva già acquisita la struttura tra l’altro vicina all’attuale e di fronte al Museo Etnologico e religioso parrocchiale, sarebbero state alcune pesanti complicanze burocratiche al momento insormontabili.
“I libri che sono costretto a dare via sono quelli accatastati, che al momento non posso neppure mettere in ordine” prosegue don Agostino. “Siccome sono tutti catalogati, ad uno ad uno vengono cancellati dall’elenco bibliotecario”.
Don Agostino, è possibile una soluzione?
“L’unica via percorribile sarebbe quella di un benefattore che acquistasse la casa e la adattasse a biblioteca e la regalasse poi alla parrocchia.”
A chi ha dato i libri?
“Li ho dati alla Protezione Civile di Inverigo che li ha catalogati e, attraverso delle persone disponibili, vengono distribuiti in buona parte a scuole, privati, biblioteche e oratori. Naturalmente vengono dati a chi li vuole ed è anche possibile fare un’offerta all’associazione. Non vanno sciupati o gettati”.
La Biblioteca parrocchiale di Moggio fu fondata nel 1864 dall’allora parroco don Carlo Mariani nel terzo centenario di fondazione della parrocchia, costituita nel 1564 da san Carlo Borromeo, staccandola dalla Parrocchia di Cremeno. Ha un’associazione che porta avanti le iniziative legate anche alle donazioni del 5×1000 che aiutano a mantenerla. La biblioteca ha un capitale proprio per gestire l’acquisto di libri o per migliorare e sistemare le infrastrutture necessarie. Conta più di 950 iscritti locali e villeggianti che spesso a loro volta regalano libri alla Biblioteca.
Ricorda don Agostino che “Fu il Cardinal Martini quando mi ha inviato qui a dirmi di creare un centro culturale e sviluppare in questa sede una biblioteca. Mi disse: Avvicinami Moggio a Milano che è indietro a livello culturale. Allora – 1985 – c’era un solo laureato in tutto il paese. Ho cercato di portare anche attraverso i libri la cultura. I vicari di allora Mons. Giuseppe Molinari, Mons. Bruno Molinari, Mons. Luigi Crivelli ed altri eminenti presbiteri mi hanno regalato molti loro libri. Anche il Vescovo Monsignor Merisi mi ha donato tanti volumi e oltre 400 videocassette riguardanti la seconda guerra mondiale di cui era appassionato cultore. Purtroppo oggi per pastoie burocratiche non possiamo portate a termine l’opera sognata e desiderata dal Cardinal Carlo Maria Martini. Così abbiamo consegnato e consegneremo molti libri a studiosi e lettori, sperando che serviranno e non andranno perduti”.
La struttura da riconvertire per la nuova biblioteca di Moggio