CREMENO – Per il secondo appuntamento della Rassegna Organistica Valsassinese, lo sfondo è la chiesa di San Giorgio a Cremeno. Di scena il gruppo vocale Ad Libitum, diretto, come sempre in maniera entusiastica, da Daniela Garghentini. Il gruppo ha già cantato in diverse occasioni in questa chiesa, che in qualche modo, con la sua sonorità morbida, si addice alle sonorità intense, ma mai squilibrate ed eccessive, di questa formazione.

Il programma proposto era imperniato totalmente sul barocco tedesco, e su tre suoi insiemistici “cardine”: Heinrich Schütz (1585-1672), Johann Pachelbel (1653-1706) e l’immancabile, ovviamente, Johann Sebastian Bach (1685-1750). Il repertorio del gruppo vocale è stato interamente dedicato a Schütz, un autore che, anche per la sua longevità, ha attraversato tutto il barocco tedesco, arrivando quasi a “lambire” la nascita di Johann Sebastian Bach, la cui musica ne è diventata, sotto alcuni aspetti, quasi una naturale prosecuzione, anche per la zona geografica (Schütz proveniva dalla Turingia, regione natale di Bach). Pregevoli le esecuzioni, intense ma sempre equilibrate. Tra le quali forse è spiccato il “Magnificat” SWV 426 (Meine Seele erhebt den Herren). Pregevoli anche i due brani solistici, eseguiti, come d’uso nel coro di Daniela Garghentini, non da cantanti professionisti, ma da coristi che si sono cimentati in questa impresa.

Agli strumentisti, invece, le esecuzioni dei brani di Bach. Tra questi, menzione particolare merita, per la sua giovanissima età, il solo diciottenne Valerio Trabucchi, che si è cimentato nell’esecuzione del preludio e della giga della Suite per violoncello solo BWV 1008. Interessante la fuga BWV 1000, eseguita per liuto da Marco Baronchelli, e degno di nota l’organo a cassapanca costruito da Walter Chinaglia, la cui sonorità è stata esaltata al meglio da Nicolò Gattoni.

Conclusione decisamente sonora e luminosa con il “Magnificat” di Johann Pachelbel per un concerto che non si dimentica, e che ha regalato a tutti i presenti bellissime emozioni musicali.