INTROBIO – La richiesta giunge dall’avvocato della vittima dell’incidente, avvenuto a marzo di due anni fa: quella mattina la giovanissima Anastasia, 11 anni, stava attraversando la strada davanti alle scuole medie di viale della Vittoria, tra due pullman giunti in contemporanea nella zona. Ora il legale della famiglia della ragazzina cerca un testimone oculare (maggiorenne, di minori ve ne sono diversi ma la loro eventuale deposizione in aula non avrebbe valore giuridico).
La questione è delicata e riguarda il punto esatto dove è avvenuto l’investimento: l’auto che travolse Anastasia procurandole un grave trauma alla gamba era condotta da una signora di Vendrogno, la quale dopo essersi fermata qualche centinaio di metri più avanti, tornò indietro mentre avvenivano i primi soccorsi alla undicenne. L’investitrice ha sempre dichiarato che l’impatto si fosse verificato fuori dalle strisce pedonali – circostanza negata decisamente dalla ragazza che come altri c0etanei afferma di essersi trovata proprio sulle bande bianche destinate ai pedoni.
Tutt’altro che irrilevante la determinazione del luogo del sinistro, perché se alla giovane venisse riconosciuto un concorso di colpa si aggiungerebbe una beffa al danno – già di per sè cospicuo. Anastasia infatti subì una ferita lunga oltre venti centimetri che le ha letteralmente sfigurato una gamba e le cure necessarie per riprendersi sono durate un lungo anno. Secondo l’avvocato Chiara Badessi che segue il caso per la famiglia, la giovane nell’occasione ha riportato una invalidità pari al 33%. E dunque ora, nell’imminenza del dibattimento legato all’investimento dell’8 marzo 2016 si cerca un testimone oculare, in particolare la persona (un signore che passava in quel momento) che prestò il primissimo aiuto alla ragazzina dolorante e scioccata per quanto appena avvenuto. Una testimonianza-chiave che potrebbe contribuire in modo decisivo a fare chiarezza su questo episodio che tanti traumi ha causato e continua a provocare. Al momento infatti l’unica verità ufficiale è quella della versione fornita dall’automobilista investitrice.
Chi potesse aiutare a recuperare informazioni utili sulla vicenda è pregato di contattare il numero 338.9559315 oppure inviare una email a info@valsassinanews.com.
RedCro