PRIMALUNA – Pesanti le accuse nei confronti di G. B. il 57enne di Primaluna nei confronti del quale si è aperto nella giornata di giovedì il processo per l’uccisione del suo cane, un Setter inglese femmina di nome Ambra. Il valsassinese che ha fatto ricorso a un avvocato d’ufficio, è accusato di averle sparato 29 colpi e di violazione delle norme sull’uso del fucile da caccia – regolarmente detenuto. Agli atti vi sono gli eventi, ovvero il ritrovamento della povera Ambra nel greto di un torrente a Vendrogno (gennaio del 2016), l’accertamento della morte e la verifica del microchip che ha portato al proprietario del Setter; infine l’autopsia all’Istituto Zooprofilattico di Sondrio.
Nella prima udienza, la deposizione del veterinario di turno a Introbio in quei giorni: Luciano Riva ha confermato che i colpi erano provenienti da un fucile da caccia e avevano centrato alla testa il quattrozampe, uccidendolo sul colpo.
Il giudice Martina Beggio ha aggiornato il processo al prossimo 27 novembre, quando è previsto l’audizione dei carabinieri delle stazioni di Introbio e Bellano che si sono occupati del caso e dello stesso G. B.