CASARGO/LECCO – Un vero e proprio “redde rationem” all’APAF, l’agenzia speciale per le attività formative controllata dalla Provincia di Lecco, a sua volta titolare del Centro di Formazione Professionale Alberghiero in località Piazzo. Scaduto il mandato triennale del Cda guidato dal 2015 da Nunzio Marcelli, l’amministrazione provinciale ha deciso di “azzerare” l’organo di indirizzo e di governo dell’agenzia, non riconfermando un solo membro del consiglio. Fa rumore al proposito il siluramento di Pina Scarpa – sindaca del paese che ospita il Cfp, che non nascondeva ambizioni di scalata alla presidenza dal 2018. Ma la prima cittadina PD di Casargo non solo deve dire addio al proprio sogno: è stata proprio “estromessa” dai vertici della stessa Apaf.
A succedere a Marcelli dal 1° agosto sarà Marco Galbiati, imprenditore brianzolo molto attivo nell’ultimo periodo intorno all’alberghiero e padre di Riccardo, studente del Cfpa morto tragicamente all’inizio del 2017 sulle piste da sci dell’Aprica. Proprio Galbiati ha istituito le borse di studio intitolate al figlio Ricky destinate ad allievi del Centro di Formazione in Alta Valsassina che si siano particolarmente distinti per i loro risultati scolastici.
Come detto, il Consiglio di amministrazione dell’APAF è stato completamente stravolto: addio dunque al presidinte uscente Marcelli e a Pina Scarpa ma anche a Diego Combi (i primi due del centrosinistra, l’ultimo in quota Forza Italia).
Accanto a Galbiati – voluto dalla componente di centrodestra lecchese a Villa Locatelli – siederanno nel Cda Luisa Ongaro (presidente Auser provinciale e Auser Leucum Volontariato, nella foto a destra) e l’ex consigliere comunale leghista di Lecco ai tempi della giunta Pogliani Bruno Zerbin.
Equilibri che dunque si spostano dal precedente 2-1 a favore dell’area Dem all’attuale 2-1 per il centrodestra e il cambiamento anche del revisore dei conti di APAF. Sul piano dirigenziale confermato il Direttore Generale dell’Agenzia, Marco Cimino (nell’immagine qui a sinistra), non oggetto di “revisione” sul piano delle scelte politiche intorno all’Agenzia.
L’espressione “ribaltone” in definitiva non appare esagerata nel descrivere quanto deciso a livello provinciale. Evidentemente, ci deve essere stata di una trattativa che riflette i nuovi assetti dell’amministrazione, con il sostanziale equilibrio tra destra e sinistra – con il presidente Polano nel ruolo di arbitro super partes. E in termini valsassinesi – ma non solo – fa molto rumore, prima ancora della designazione di Galbiati, la “trombatura” di Pina Scarpa. Sullo sfondo, il centrodestra lecchese e del territorio che porta a casa un’affermazione netta in vista anche delle elezioni amministrative con il rinnovo nel 2019 di tanti municipi. Compreso quello di Casargo.
RedPol