Entro il prossimo anno il mercato liberalizzato diventerà realtà e sarà obbligatorio per tutti adeguarsi di conseguenza. Alcuni hanno già cambiato fornitore, altri devono ancora capire bene cosa succederà e come conviene muoversi. Questi ultimi hanno bisogno di avere tutti gli elementi per capire quale tariffa scegliere tra quelle messe a disposizione dai numerosi fornitori che popolano il libero mercato. Ora vedremo quali sono i fattori più importanti da tenere in considerazione. Alla fine si avrà un quadro più chiaro e si potrà compiere la scelta migliore in base alle proprie esigenze.
Confronto tariffe: quali elementi considerare
Il primo passo è delineare attentamente e con precisione i propri consumi: solo così sarà possibile avere una panoramica chiara di ciò che serve. Valutando il consumo annuo in termini di metri cubi di gas, si può scegliere un operatore che possa presentare degli sconti per chi eccede certe soglie. Il secondo step è confrontare le tariffe dei vari fornitori tramite la scheda di confrontabilità: uno strumento che permette di comprendere quanto si va a risparmiare rispetto ad un fornitore del mercato tutelato. È anche importante valutare la tipologia del piano di fornitura scelto in base al tipo di prezzo: bloccato, indicizzato o tutto compreso. Nel primo caso è fisso, nel secondo varia in base al costo delle materie prime, e nel terzo è definito in base alle varie “taglie” di metri cubi consumati. Questi fattori influenzano molto la scelta dell’offerta più adatta: dopo aver fatto un attento confronto delle tariffe del gas tramite appositi configuratori, si potrà scegliere l’offerta più adatta alle proprie esigenze.
Come scegliere la tariffa migliore
Il passaggio successivo riguarda la scelta della migliore tariffa sulla base al prezzo finale. I parametri che delineano il prezzo del gas sono i seguenti: ovviamente i già citati costi delle materie prime, seguiti dalle spese corrisposte per il trasporto e per il contatore, insieme alle cosiddette spese accessorie (oneri di sistema). Infine, interviene il carico al 10% dell’IVA e delle altre accise (regionali). Per poter accedere ad una tariffa più conveniente si consiglia lo “switching”: ovvero il passaggio immediato da un operatore del libero mercato a uno appartenente al mercato tutelato e viceversa prima della deadline del 2019. Infine, bisogna sempre prestare attenzione al rapporto qualità/prezzo.
La fine del mercato tutelato diverrà ufficiale il 1 luglio 2019: entro quella data tutti dovranno operare questo passaggio. Con i consigli visti oggi, sarà più semplice scegliere un fornitore del mercato libero e farlo in tutta sicurezza. Questo perché il risparmio parte anche da una scelta consapevole.