BARZIO – Pare non esser stato coinvolto nelle indagini scaturite nei blitz di queste ore Vittorio Nicola “Vinka” Rangeloni, barziese 26enne, volontario in Donbass come giornalista per la Repubblica Popolare di Doneck, la realtà filorussa autoproclamatasi nel 2014 dove si combatte una guerra separatista dallo stato ucraino.
Sono notizia di queste ore i tre arresti con l’accusa di “arruolamento o armamenti non autorizzati al servizio d’uno stato estero” proprio in merito agli scontri che proseguono nel Donbass. Indagini sorte nell’area degli Skinhead liguri, “i Ros dei carabinieri – scrive Il Giornale – hanno scoperto una struttura di reclutamento e finanziamento di mercenari destinati ad integrare le fila delle milizie separatiste filorusse in una regione tuttora teatro di scontri armati con le truppe regolari del governo di Kiev” coinvolgendo anche le Procure di Parma e Milano.
Ad ora l’ambasciata ucraina ha denunciato la presenza di almeno trenta italiani tra i separatisti, una protesta diplomatica che avrebbe ridato vigore a un’inchiesta che pareva essersi arenata. Dopo i blitz di questa notte tre sono in manette, altri tre ricercati mentre sette sarebbero indagati.
VINKA: DA BARZIO AL DONBASS PER “COMBATTERE” COI FILORUSSI. IL VIDEO