PARLA MARCO GALBIATI, NUOVO PRESIDENTE DELL’APAF (CFPA CASARGO): “METTERE I RAGAZZI NELLA CONDIZIONE DI FARE TANTA PRATICA”



CASARGO – Da oggi presidente dell’APAF, l’agenzia speciale della Provincia di Lecco che “sovrintende” all’attività del CFPA di Casargo, l’imprenditore Marco Galbiati ha un filo rosso che lo tiene già legato, legatissimo anzi al Centro di Formazione Professionale in Alta Valsassina. Qui infatti studiava il figlio Ricky (col padre nella foto di copertina), scomparso prematuramente e ricordato in forma pratica grazie alle iniziative che Galbiati porta avanti da tempo con passione proprio a favore dell’Alberghiero e dei suoi allievi.
Lo abbiamo intervistato per comprendere le sue intenzioni “da guida” dell’APAF.

Con quale spirito affronta questa presidenza, un ruolo “nuovo” immaginiamo?
https://www.valsassinanews.com/wp-content/uploads/2015/06/CFPA-CDA-APAF.jpgCon uno spirito di massimo impegno e grandissimo rispetto per tutti i ragazzi, le famiglie, i docenti e i collaboratori che frequentano la scuola e che lavorano nella scuola. Ma anche nel solco della continuità con il CDA che ci ha preceduti e che, lo dico a voce alta, ha fatto un ottimo lavoro. Mi è stato dato un grande sostegno dopo la perdita di mio figlio Riccardo: grande è stata la vicinanza del presidente Nunzio Marcelli, del sindaco Pina Scarpa, di Diego Combi… insomma di tutti. Adesso, impegnandomi per la scuola, ho la possibilità di ricambiare e di restituire un po’ del bene che ho ricevuto, come mi ha insegnato il mio Ricky che era un “campione” anche di altruismo.

Il Cfp ha fortemente internazionalizzato il suo agire negli ultimi anni. Confermerete con questo Cda tale spirito, e se sì con qualche novità?
L’internazionalizzazione è un percorso che la scuola negli ultimi anni ha iniziato con ottimi risultati: va confermata e incrementata. Parlare oggi di novità è prematuro: prima bisogna consolidare l’ottimo lavoro fatto e poi sicuramente ci sarà spazio per crescere e migliorare. Importante è tenere sempre in considerazione il futuro dei ragazzi e il loro percorso di crescita.

Nella zona si è discusso molto di una parte dell’attività del Centro (organizzazione di banchetti e pranzi all’interno della sede, con qualche malumore da parte dei commercianti locali). Come vede la questione?
Conosco il tema, ma è già stato individuato un accordo che considero positivo: rispetteremo quanto fatto in precedenza. Penso che il tema centrale di una scuola come il CFP sia mettere i ragazzi nella condizione di fare tanta, tantissima pratica: in quest’ottica tutto quello che serve per imparare sul campo va preso in considerazione e, se possibile, attuato.

Infine, a suo avviso il CFP può fare “di più”? Se sì, cosa?
Fare di più è un obiettivo sacrosanto, a partire dalle basi che si trovano: le basi che ha messo il precedente CDA e i progetti che avviato costituiscono un ottimo punto di partenza per proiettarsi ulteriormente in avanti. Dobbiamo puntare a far crescere ancora di più le qualità dei ragazzi che frequentano la scuola con una formazione ancora più alta, con la collaborazione innanzitutto del corpo docente e delle persone che affiancano il CFP. Siamo una squadra che deve lavorare sinergicamente e congiuntamente, avendo come unico obiettivo la formazione professionale e la crescita umana di questi ragazzi.

Intervista di Sandro Terrani

 

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