VALSASSINA – Circola una newsletter interna alla famosa rete d’imprese “Montagne del Lago di Como“, nella quale il presidente di sempre (prima della ormai fu Agenzia Alta Valsassina, ora della stessa rete) Stefano Gianola ci va giù contro il quotidiano che state leggendo. Reo, secondo il boss di M.L.C., di “sparare a zero sulla nostra Rete con un articolo pieno di errori e di affermazioni sbagliate o volutamente fuorvianti”.
–
L’articolo è l’editoriale di qualche giorno fa nel quale, trattando del turismo e della mancanza di programmazione in materia, VN parlava anche della struttura guidata da Gianola – avviata con un bel pacco di soldi pubblici ma pare ancora ben distante dall’aver raggiunto gli ambiziosi traguardi che essa stessa si era prefissata anni fa.
Soldi pubblici che muovono una Rete, ora all’attacco contro un soggetto del tutto privato (noi).
Con quali accuse? Affermazioni “sbagliate o volutamente fuorvianti”? Grazie ad alcuni associati che ci hanno scritto – basiti… – chiedendo conto delle parole del loro stesso presidente, vediamo insieme (sorridendo) la difesa d’ufficio di Gianola, le sue ammissioni, le affermazioni (quelle sì) errate e fuorvianti sulla Rete avviata con soldi di tutti noi.
Non che si sia contrari agli aiuti pubblici agli investimenti, ci mancherebbe e ben vengano! Se poi riescono a portare risultati, ancor di più.
.
La lettera interna – ma pur sempre rivolta a tutti gli associati che MLC determina nel numero di 160 – tenta di smentirci eppure, a partire dalla matrice pubblica dei quattrini con cui quel progetto è partito, lo stesso presidente è costretto ad ammettere che “i denari pubblici di cui si parla … per inciso derivano dal Bando del 2015 della Camera di Commercio di Lecco”.
Quindi: pubblici.
,
Altra bandiera bianca di Gianola, stavolta sul mai decollato progetto “casavacanze“. Lo diciamo solo noi che con dieci case dieci non si va da nessuna parte? No, il mea culpa lo fa lo stesso n. 1 della rete: “Questa volta non farò una difesa d’ufficio. Su casavacanze abbiamo incontrato veramente qualche difficoltà”. Certo “qualche” difficoltà, ma dunque conferma quanto scritto da VN.
.
Dove piove la smentita (o meglio, il tentativo di smentire) è sui “numeri” di MLC e in particolare sull’attività del sito di questa. A proposito, lo conoscete? Se la risposta è “no”, non preoccupatevi: siete in buona compagnia. (Citandolo magari gli diamo noi una mano). Anche se Gianola prova ad alzare un muro a difesa della strapagata pagina web della Rete (si parla di decine di migliaia di euro, assegnati a un’impresa sarda), affermando che il sito internet ufficiale “in pochi anni ha raggiunto centinaia di migliaia di visite annuali, con indici di crescita che, anno su anno, oscillano tra l’80% e il 100%”.
Vediamo i numeri e smontiamoli, con facilità.
Premettiamo che un qualsiasi blogghetto da 500 visite al giorno, in un anno (500×365) sfiora quota 200mila visite. Stiamo parlando di un blog, il diario di un singolo, non di un sito ben pagato anche con soldi pubblici che dovrebbe promuovere il turismo di Valle e Lago. Allora bisogna capire se le “centinaia di migliaia di visite annuali” vantate da Gianola sono due-trecentomila o più. Ma noi, senza bisogno delle cifre ufficiali che la Rete si guarda bene dal fornire, nemmeno ai suoi stessi associati, siamo abituati a lavorare sui numeri reali e allora ci basta dare un’occhiata ai “meter“, ai rilevatori, più importanti del traffico web mondiale per capire la realtà dei fatti.
.
Nell’immagine qui a lato [clicca un paio di volte per ingrandire] si evince che Montagnelagodicomo.it in buona sostanza “non esiste“o almeno non abbastanza per i rilevatori professionali e più riconosciuti al mondo. Secondo i big delle analisi di mercato, il sito non ha una massa sufficiente di visitatori per poter essere rilevato. Nota bene: anche pagine piccolissime riescono a entrare in questo tipo di monitoraggio, mentre la povera Rete originata dal famoso bando pubblico no.
E quindi se sei quasi a zero, anche gli indici di crescita sbandierati (“anno su anno, tra l’80% e il 100%”) restano al palo, non significano nulla. Quindi Gianola prova a smentire, ma lo smentiamo noi. Per i meter internazionali il suo sito internet è proprio “visto da pochissimi“.
.
Fa ancor più sorridere allora l’affermazione successiva, contenuta sempre nella “comunicazione riservata” del leader di questa Rete d’imprese, quando si legge la misteriosissima frase che segue:
“Naturalmente noi ci occupiamo di turismo e di turisti (i veri clienti delle nostre imprese associate) quindi il nostro pubblico è distribuito sul territorio nazionale ed europeo e meno sui residenti“
.
Insomma, proviamo a tradurre le parole di Gianola: “in loco non ci leggono”. Bah. A noi risulta che decine di migliaia di villeggianti, gitanti e turisti vari, magari gente che ha una seconda casa in Valsassina e sul Lario, cercano informazioni e magari le trovano sul nostro giornale e su altri servizi on line. Ma evidentemente non sul famoso Montagnelagodicomo.it che comunque non si perita di andarli a cercare.
.
Tutto all’interno, che per un soggetto chiamato a fare comunicazione, promozione, è una bella contraddizione.
Ma tant’è.
Per finire, segnatevi questo concetto espresso in modo netto, fin dalle premesse, dal presidente:
“La Rete non è una Istituzione Pubblica, ma un contratto tra imprenditori che opera principalmente a favore degli imprenditori stessi, seppur non in via esclusiva. Nel Contratto di Rete non troverete un solo articolo dedicato alla gestione o programmazione delle manifestazioni. Tutto quello che la Rete fa in questo campo, a titolo gratuito tra l’altro, è semplicemente mettere a disposizione i propri strumenti di marketing per promuovere le iniziative di pro loco e associazioni. Coordinare costa ed è un compito a carico del bilancio degli Enti Pubblici“.
.
Quindi, la Rete non è la famosa cabina di regia che manca in questo territorio e che il nostro giornale segnala da sempre proprio in quanto inesistente. Vanamente. Di recente, abbiamo letto un documento presentato in Comunità Montana nel quale (era ora) si sottolinea la necessità di individuare chi possa svolgere tale delicato compito, mettendo insieme calendari e iniziative, armonizzando l’offerta turistica e realizzando quella fondamentale azione di promozione di un’area eccezionale per potenzialità – ancora non del tutto espresse.
Evidentemente, e per stessa ammissione della Rete d’imprese, un ruolo non adatto a MLC – i cui risultati per inciso e nonostante i tentativi di smentita, rimangono finora modesti.
.
VN