LONDRA – Dalla Valsassina al Regno Unito: un nuovo appuntamento di questa rubrica, una sorta di diario-racconto e di manualetto sulle esperienze oltre le colonne d’Ercole del Pioverna. Oggi e nelle settimane a venire ci terrà compagnia Davide, 28enne di Pasturo, collaboratore di VN partito a giugno con la moglie in direzione Londra. Biglietto di sola andata, con l’intenzione di provare a farsi una vita in Inghilterra, da dove continua a scrivere per il nostro giornale.
Tanti sono i compatrioti/lettori lontani dalle nostre Valli. Ecco allora l’idea di questa rubrica aperta ai contributi di tutti coloro i quali ovunque si trovino portino nel cuore i nostri paesi: per raccontare le vostre esperienze a chi è rimasto, condividere con la community di Valsassinanews l’estate trascorsa “altrove”, dare suggerimenti su luoghi meravigliosi da visitare a tutti i costi o, perché no, mettere in guardia da ambienti impossibili da frequentare e da cui è meglio stare alla larga.
Raccontatevi a info@valsassinanews.com.
Nella puntata precedente ci eravamo lasciati parlando di affitti e appartamenti. Una volta deciso quale tipo di soluzione è la migliore, bisogna mettersi alla ricerca. Esistono ormai molti siti e app che permettono di farlo comodamente dal proprio smartphone. Alcuni raccolgono gli annunci delle agenzie, e in questo caso i prezzi sono solitamente più alti, perché includono i costi della gestione da parte dell’agenzia di turno.
Esistono però siti come ad esempio Gumtree, in cui i privati vendono praticamente qualsiasi cosa, e dove si possono trovare anche offerte di lavoro e appartamenti in affitto. In questo caso i contratti e i pagamenti vengono fatti direttamente con il proprietario, il cosiddetto landlord, riducendo i costi a quelli dell’affitto, più eventuali bollette incluse o meno.
Anche qui però bisogna fare attenzione alle truffe, come ad esempio quella in cui stavo per incappare io stesso. Cercando uno studio, ero incappato in questo annuncio: “appartamento vicino al centro, prezzo di affitto economico con bollette incluse, giardino…” Insomma, l’affare della vita. Oltretutto, erano richiesti solo i documenti d’identità, e non erano necessari dettagli riguardo a lavoro e conto in banca.
L’unico problema: voleva il pagamento del primo mese prima ancora di mostrarci l’appartamento. Una richiesta supportata da diverse scuse, del tipo che si trovava in Francia e doveva essere sicuro che fossimo interessati al suo studio, prima di partire per tornare a Londra. L’uomo in questione voleva che trasferissi 200 sterline direttamente sul suo conto, a fiducia diciamo. Inutile dire che nulla è andato in porto, ma ho preferito pagare per una soluzione più costosa – ma comunque economica rispetto alla media – ma con tutte le garanzie e le ricevute del caso.
Davide Invernizzi
per Valsassinanews
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