MARGNO – Consapevole della difficoltà della sfida finale domenica ad Arco di Trento ma ottimista al punto giusto e come sempre realista e analitico nell’esaminare la competizione decisiva per l’assegnazione del titolo mondiale Trial2.
Matteo Grattarola da Margno, in arte Teo Mat, guarda avanti e non al recentissimo passato, preferendo concentrarsi sul duello conclusivo con l’avversario inglese Toby Martyn, piuttosto che recriminare sui punti persi anche per beghe regolamentari nella penultima tornata, proprio in Gran Bretagna a Silsden.
“Lascio perdere domenica, lui si è dimostrato più forte, non ha rubato niente e avrebbe vinto comunque, con tutte le regole, perché e arrivato prima e stop. Poi se vogliamo a me è stato dato un errore un po’ così… ma si sa dai, quando giochi in casa dell’avversario può succedere di essere trattati diversamente dai giudici. Un destino che magari potrebbe capitare anche a lui, tra qualche giorno”.
Eccoci allora ad Arco, ultima decisiva prova del Mondiale. Come la vedi?
“Oggi come oggi ho 5 punti da recuperare quindi devo vincere con Martyn al massimo terzo (in caso di parità prevarrebbe vincendo ad Arco proprio Grattarola, ndr). Oppure arrivare secondo e lui da quinto in giù: non facile ma nemmeno impossibile. Ci sono diversi fattori da tenere presenti, ad esempio l’anno scorso nella stessa località lui è arrivato proprio terzo – e io non correvo essendo impegnato nella massima serie. Poi come detto la “finale” se la gioca fuori casa. E io invece in Italia. Sarà emozionante”.
A questo punto entrano in gioco anche i tifosi…
“Certo, chiaro che l’appello è perché vengano a sostenermi ad Arco. So che ce ne saranno diversi, avere il tifo a favore aiuta a concentrarsi e può essere un fattore”.
Tecnicamente invece, tu devi “tifare” a tua volta…
“Esatto. La speranza è che altri piloti si piazzino tra me e il mio rivale. Ci sono due fratelli inglesi che sentono molto la competizione ‘nazionale’ con Martyn, poi uno spagnolo.
Insomma ci conto, posso farcela ma intanto devo dimostrare di essere il più forte come è stato praticamente in tutto il Mondiale dove ho tenuto un’ottima regolarità – con l’unica eccezione della gara negativa in Portogallo dove in un colpo solo ho perso tantissimi punti. Ma ad Arco di Trento sarà tutta un’altra storia”.
RedSpo