MILANO – “Esprimo il mio più grande rammarico per l’intromissione avvenuta oggi da parte del governo che esercita un’indebita pressione, nei confronti della libera attività del Consiglio regionale della Lombardia” dichiara il consigliere regionale Mauro Piazza.
“Bisognerebbe verificare quante intromissioni, di questo tipo e tenore, si sono verificate nella storia della legislazione lombarda” – continua l’esponente forzista – “ il Consiglio regionale non è un’assemblea amministrativa, come avrebbe voluto trasformarla il governo Renzi, ma è un’assemblea legislativa che ha piena sovranità nell’azione di produzione di atti normativi”.
“I progetti di leggi, le cui questioni di pregiudizialità costituzionale sono state ahimè approvate, riguardavano il primo la deroga per il prelievo venatorio per la peppola e il fringuello, il secondo, invece, concedeva la riapertura dei roccoli autorizzando così la cattura di tordi e merli” spiega Mauro Piazza.
“Purtroppo il parere preventivo del governo ha leso le nostre prerogative e ha condizionato il nostro normale iter legislativo” commenta il Consigliere. “Spero che il governo centrale ed in particolare il ministero dell’ambiente, non assuma più posizioni ideologiche così stringenti nei confronti della caccia, in quanto l’attività venatoria è fondamentale per l’equilibrio ambientale ed è parte integrante della nostra cultura. È tempo di risolvere i problemi, soprattutto quelli legati al proliferare della fauna selvatica, non di crearne ulteriori al solo fine propagandistico” conclude Piazza.