LECCO – Le speranze sono tante, i dati di fatto pochissimi e tutti da valutare ma l’aspetto più positivo è rappresentato dalla grande, grandissima buona volontà di provarci (almeno): senza avere in tasca ancora l’assegnazione al Nord Italia delle Olimpiadi Invernali 2026, con Milano, la Valtellina e Cortina che si “disputano” sedi e specialità da ospitare in caso di vittoria, con i fondi tutti da reperire e Torino che si lamenta sullo sfondo, il lecchese e in particolare la Valsassina cercano comunque di “infilarsi” nel sogno a cinque cerchi che fra otto anni potrebbe essere realtà.
E allora, mercoledì 10 ottobre il cosiddetto Pirellino ovvero la sede territoriale della Regione a Lecco sarà il teatro di un primo vertice, fortemente richiesto dal presidente della Comunità Montana Carlo Signorelli, al quale ha risposto il sottosegretario regionale ai Grandi eventi Antonio Rossi. Invitati oltre ai membri della giunta della CM anche i consiglieri regionali espressi dalla provincia di Lecco Mauro Piazza, Antonello Formenti e Raffaele Straniero.
Un obiettivo difficilissimo ma come detto gli auspici non mancano. A partire dal mantra di Signorelli: “Siamo la montagna più vicina a Milano“. E considerando che parte del campo di gare apparentemente già assegnate, in Valtellina, è invece a ore e ore dalla sede olimpica ipotizzata nel capoluogo regionale, un primo punto lo segna la piccola Valsassina. Che magari non otterrà grandi cose, ma si candida – in attesa che la candidatura “globale” raccolga il successo che merita.