LECCO – È costato caro l’insulto a un ventenne lecchese, che quattro anni fa in un post su Facebook apostrofò una concittadina quarantenne con il termine “nana”. Oggi il 24enne, M.B., si è trovato a dover affrontare il rischio di 15 giorni di carcere, la pena minima prevista e richiesta alla corte dal pubblico ministero Mattia Mascaro.
Il giudice Enrico Manzi, raccolte le testimonianza
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