Buongiorno, sono la figlia maggiore di quel pensionato che venerdì scorso, ha perso la vita sulla tangenziale di Introbio. Volevo ringraziarvi per l’articolo che avete pubblicato sul vostro sito. Purtroppo il dolore che ha spezzato il cuore di mia madre, il vuoto che rimarrà nella nostra famiglia sarà incolmabile.
Mi auguro che chi di dovere provveda a rendere sicura la tangenziale. Non dico “maledetta” tangenziale, xché non è la strada “maledetta”, ma la gente che ad alta velocità la percorre in ogni momento della giornata. Soprattutto in estate il punto preciso dove mio padre é stato ucciso, è percorso da decine di persone che raggiungono la pista ciclabile.
Mi spiace anche per chi ha causato questo grave lutto perché il pensiero di ciò che è accaduto lo accompagnerà per sempre.
Mia madre ha perso un marito amorevole e sempre presente, mia sorella, suo marito, il suo bimbo, mio marito ed io non potremo più abbracciare nostro padre e condividere con lui i nostri successi e le nostre delusioni. A chi potremo chiedere consigli? Il piccolo nipotino non potrà più giocare con il nonno e questo è un dolore che non passerà mai.
Perdere un marito, un padre, un nonno senza aver avuto la possibilità di salutarlo, è una tristezza infinita che ti schiaccia e ti distrugge. Mio papà era un uomo buono e nonostante l’età ancora con molti sogni e interessi. Ora è finito tutto, niente più gioia, niente più abbracci.
Spero che nessuno debba provare ciò che la mia famiglia sta attraversando in questi giorni e purtroppo di giorno in giorno, passeranno mesi ed anni e lui non ci sarà mai più….
Giuliana Motta