In seguito alla lettera di Giuliana Motta, figlia dell’ottantenne travolto e ucciso venerdì sulla “tangenziale” di Introbio, sono giunte alla nostra redazione delle parole di conforto alla famiglia da parte di una lettrice che ha già vissuto una situazione analoga.
ho letto su Valsassinanews l’immenso dolore tuo e dei tuoi cari: conosco bene il vostro dramma perchè ho perso un nonno che amavo con tutto il cuore investito da un’auto, conosco bene quel vuoto enorme che d’improvviso ci circonda: anche mio nonno era una presenza molto forte nella nostra famiglia, un grande aiuto materiale nella nostra quotidianità, una fonte inesauribile di affetto, di racconti, di giochi…tutto finito in un attimo, senza un saluto, senza il tempo di prepararsi alla separazione…e conosco bene anche la rabbia che ci assale quando non capiamo perchè è successo proprio a una persona così buona,preziosa,insostituibile…e conosco la frustrazione per le beghe giudiziarie, come se la tragedia non ci avesse già inspezzato abbastanza!
Immagino come vi sentiate all’idea di affrontare il primo Natale senza di lui: ricordo che per noi è stato devastante, ma poi è successa una cosa: alla Vigilia ha cominciato a nevicare, e in pianura dove vivevo io era una cosa che non si vedeva da anni! E mio nonno diceva sempre di rivolere la neve per Natale…quando ho visto quei fiocchi cadere, sempre più fitti, ho sentito che in qualche modo lui era ancora lì con noi…vedrai che un giorno sentirai nel tuo cuore che il tuo papà è ancora lì con te… Lo so che ci saranno momenti in cui vi sentirete sopraffare dal dolore, e vi sembrerà di non riuscire ad andare avanti, ma ti assicuro che arriverà anche il momento del conforto, quando i ricordi non faranno più così tanto male ma anzi ci daranno serenità, quando sentiremo non più tanto il vuoto della perdita quanto la ricchezza dell’aver avuto quella presenza.
Stringetevi ancora di più come famiglia, tenete vivo il suo ricordo nei vostri cuori, e nel cuore del nipotino, perchè è proprio nei vostri cuori e nei vostri ricordi che il tuo papà continuerà a vivere. Dopo 18 anni che il mio nonno mi è stato portato via, io ancora piango quando ne sento la mancanza, ma molto più spesso sento la gioia per averlo avuto, così speciale, e ne custodisco i tantissimi insegnamenti, e a mia volta cerco di trasmetterli alla mia bambina, e così lo sento ancora vivere, in me… Forza, Giuliana! Un sincero abbraccio a te e a tutta la tua famiglia.
Cinzia